Parole in libertà
Scrittura Creativa |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Ancora, autoradio, inchiostro, notte, stoffa
Quella notte si era appena svegliata sotto i riflettori dei pensieri, un lampo nella stanza aveva ricordato il sentire del tempo dietro una tempesta, e l’inchiostro versato in una poesia, aveva impresso i desideri comuni ma incerti della vita. Ancora una volta il silenzio faceva da padrone al sentire, o quanto meno ascoltare la musica appena smorzata dalla pagina del cuore. Aveva scritto i versi di un’altra stesura di piccole scintille di luce, cercando la parola adatta al magico parlare. Nel distratto scorcio di un tramonto, l’auto, ferma ad ammirare i colori , quei colori stesi e persi in una magica canzone, mentre si aggiungeva a cambiare la stazione, un altro paesaggio dell’anima attraverso l’autoradio che ribolliva con l’afa del giorno. Poesia, era la certezza della sua vita, quella vita che arrancava attraverso un turbine di aspettative, una colorata stoffa di emozioni. Era fredda la sua anima, quel cuore ancora perso nella not... (continua) Maria Rosaria Bottigliero 10/02/2024 - 15:27 commenti 0 - Numero letture:322 Argomento: 5 parole
Re Conte Nella Valle dei Diamanti, nel regno dell’Argento, un nobile re voleva dominare l’intero pianeta, riportandolo all’età dell’Oro. Aveva un animo d’artista e una vena poetica indomabile, un re dedito all’arte e alla politica, alla nobile arte della politica. Viveva felice, andava in giro per il regno canticchiando le sue odi, perché al governo del Regno ci pensavano i suoi cavalieri della Tavola Imbandita. Il regno prosperava, non tanto per gli umili abitanti del regno dell’Argento ma per il re e i cavalieri, che da una parte garantivano il regno al Nobile re, dall’altra volevano anche aiutarlo a coronare il suo sogno, diventare Imperatore del Sacro Romano Democratico Impero, tanto che erano stati avviati contatti con il Papa per l’investitura sacrale nella cattedrale del Regno dell’Argento.
Tra i signori, collaboratori del Nobile Re Conte, c’era un cavaliere detto Di Maio, quest’ultimo è stato scelto dal Re, erano amici, suonavano insieme il menestrello e canticchiavano felici nei campi... (continua) Savino Spina 11/10/2018 - 16:36 commenti 0 - Numero letture:1988 Argomento: IL CONVIVIO
La cena delle beffe La cena delle beffe
Dalla vetrata della saletta riservata del ristorante si poteva vedere la pista della discoteca, sita al piano inferiore, dove in un ambiente addobbato in stile simil-gotico, ragazze paludate con lugubri tuniche da strega e altri costumi orripilanti si dimenavano confrontandosi con ragazzi simil-vampiro o simil-zombie. vecchio scarpone 12/10/2018 - 19:01 commenti 0 - Numero letture:890 Argomento: IL CONVIVIO
un equivoco? -Non me l’aspettavo sai? Non pensavo che sarei stata invitata anch’io. Beh, in fondo, è anche ora che conosca i tuoi colleghi.
-Spero che riuscirai a non annoiarti e poi, ti prego, limitati con il vino -Mi stai dando dell’alcolizzata? -No, no…per carità, sto solo dicendo che sai, vorrei il direttore ti vedesse in tutta la tua bellezza, eleganza e compostezza. Sono un uomo fortunato e tu non sei il valore aggiunto, sei la mia fortuna. -Ho sentito le tue unghie sui vetri ahahahahah! Va beh! A, senti, metto il nero o il blu? -Metti il rosso, ti sta d’incanto…. -Ecco, sempre il bastian contrario, comunque sono pronta….eccomi, come sto? -Incantevole….dovrò tenere a bada il collega ed il direttore prrrrrrrrr Giulia e Giacomo raggiunsero a piedi il ristorante, la serata era splendida ed il locale era a solo un chilometro da casa. Non appena entrarono, si trovarono innanzi un responsabile di sala che liberò Giulia e Giacomo dei cappotti e si fece seguire sino al privèe dove i coll... (continua) laisa azzurra 19/10/2018 - 19:47 commenti 12 - Numero letture:1295 Argomento: IL CONVIVIO
mestizia di una tavola filosofica È difficile essere una tavola imbandita per la vigilia di Natale. Ahimè, quanto è dura. Gli essere umani parlano tanto di compassione e di empatia ma nessuno riesce davvero a capirmi. Forse non sono abituati a tavole che pensano, provano sentimenti o si mettono a raccontare storie. Forse perchè di solito non lo fanno. Ma io sì. Io sono speciale : cogito, ergo sum. Per chi non sa di latino e filosofia, "ho delle facoltà razionali, quindi esisto". È stato il buon Cartesio a dirlo. Questa tavola è più colta di voi.
Già, potrei addirittura andarmene ad insegnare in una grande università, se non fosse che mi hanno conficcata al centro di una stanza a reggere il loro cibo puzzolente. Non proprio sempre, però. Quando non sono allestita per i banchetti, ospito un orribile centrotavola con dentro qualche vecchio giornale. La gazzetta dello sport, il più delle volte: il padrone di questa casa sembra ossessionato da queste frivolezze. Io, invece, le evito come la peste bubbonica del t... (continua) Anita La Marca 21/10/2018 - 19:25 commenti 2 - Numero letture:1114 Argomento: IL CONVIVIO
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