Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Racconto fantasy

Le istruzioni sono:

...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Il colore dei ricordi

Una Bmw rosso fiamma parcheggiata accanto al fabbricato... Un'immagine sfocata ma densa di significato. Sono nello studio, seduta alla scrivania, dove sovente mi rifugio quando non sono stata all'altezza di una realtà pressante. Sono alla ricerca della mia identità, quella che una volta di più non sono riuscita ad affermare come avrei voluto. Sono alla ricerca di me stessa, di ciò che fui e di ciò che sto diventando. Forse sono semplicemente più vicina a quel che amo, l'odore dei ricordi che si effonde dalla carta sbiadita sullo scrittoio in legno intarsiato, con un cassetto che apro.. e tra le dita mi ritrovo questa foto bizzarra, anomala ed eccentrica, che in un colpo solo ha milioni di cose da raccontare. Già, perché ogni elemento, in quella foto ha una storia da narrare, finanche quel che non si vede: mio padre con la barba ed i capelli lunghi di un tempo, la Canon e un sorriso con cui ha immortalato me e i miei boccoli neri, mano nella mano con mia sorella, che mi sovrasta di alme... (continua)

Atrebor Atrebor 26/01/2020 - 17:59
commenti 4 - Numero letture:916

Argomento: LA FOTOFRAFIA

Voto:
su 2 votanti


Mi ricordo, si mi ricordo

Di lei mi ricordo quando mi chiese di allacciarle il reggiseno che le si era sganciato, dietro alla antica chiesetta del borgo. La luce del pomeriggio si rifletteva sulle pietre grezze della facciata, e il suono lontano di una campana ci avvolgeva in quel silenzio sospeso. Mi ricordo il suo sorriso un po' imbarazzato, e quella sensazione di intimità che si era creata, come se il mondo intorno a noi si fosse fermato per un attimo.
Mi ricordo un 25 aprile, la festa della liberazione, con la sua testa sulla mia pancia dopo pranzo al sacco. Il cielo azzurro e il prato verde sotto i nostri piedi. I suoi capelli neri si mescolavano alla maglietta bianca che indossavo, e il vento leggero le faceva sfiorare il viso, mentre io le accarezzavo dolcemente il capo. In quel momento sembrava che non ci fosse altro al mondo se non quella serenità, come se il tempo fosse un concetto lontano e impossibile da comprendere.
Mi ricordo un viaggio di ritorno da una gita sulla neve. Lei rannicchiata contro ... (continua)

Beppe Billi 05/02/2025 - 12:21
commenti 2 - Numero letture:148

Argomento: Autobiografia

Voto:
su 1 votanti


UNA SANA NOTTE DI SONNO

Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e di vita.Era ancora buio e faceva freddo. Walter si svegliò per lo squillare del telefono…guardò l’ora…Rimanendo con gli occhi chiusi ancora imbambolato, senza rispondere alla vocina che imperativa lo chiamava” Walter ci sei……!?” Si purtroppo c’era era appena tornato da un sogno bellissimo, in una terra lontana dove c’era un caldo opprimente.Davanti a lui si ergeva una moschea dai mattoni rosa che riflettevano una luce rosacea, era entrato dalla grande porta scolpita per sfuggire all’afa tremenda, lasciando le proprie scarpe insieme alle altre sull’uscio in fila, lì in attesa. A piedi nudi era nell’ombra profumata, nell’interno del tempio dove bagliori di grossi lampadari accendevano l’oscurità, il grande spazio tempestato da mosaici faceva si che anche gli angoli più lontani brillassero come lucciole. Il s... (continua)

mirella narducci 21/11/2019 - 15:11
commenti 8 - Numero letture:1006

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 3 votanti


Le violon noir (Sulle note d’un violino di M.L.Bandiera)

Giorni addietro un autore, uno di noi, mi domandò il perché di tanta retorica da evitare nella mia prosa. Leggo sul dizionario, Retorica: 1) Atteggiamento dello scrivere o del parlare improntato a una vana e artificiosa ricerca dell'effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni. Se non fosse per i “banali luoghi comuni” mi piacerebbe fare retorica scrivendo. Continuo a leggere: 2) L'eloquenza come disciplina del parlare o dello scrivere, fondamento di gran parte dell'educazione letteraria dall'antichità classica fino a un'età molto recente. Caspita, mi viene da dire… e pensare che ho dovuto abbandonare anzitempo gli studi classici. Forse però il problema è quel “fino a un'età molto recente”. E oggi, che cos’è la retorica?! Proseguo con la mia lettura. Retorica è anche l’arte dello scrivere e del parlare in modo persuasivo ed efficace tipicamente adottando una prosa ricercata ed esteticamente gradevole.
Bene, se le cose stanno così continuerò a fare pros... (continua)

Mirko D. Mastro 21/05/2021 - 05:07
commenti 6 - Numero letture:830

Argomento: RISCRITTURA

Voto:
su 5 votanti


Walter e Laura

E’ sempre tempo di cominciare

Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e di vita. Era ancora buio e faceva freddo. Walter si svegliò per lo squillare del telefono… guardò l’ora…”
1
oh no! sospirò con la voce assonnata già le sette devo stare alle otto allo studio senza ciabatte e con i pantaloni del pigiama che gli scendevano lasciando scoperte parte delle natiche ,a dorso nudo si avviò verso la doccia ,io lo guardai allontanarsi un brivido mi percorse la schiena, era bello il mio uomo.
Finalmente potevo dire il mio uomo ,era stata una notte bellissima lui, dolcissimo e pieno di passione, mi ero rannicchiata nelle sue braccia io ero entrata dentro di lui, nel suo petto, ci eravamo sentiti come in un unica bolla, unica entità una felicità tanto intensa da non saperla esprimere .Io finalmente libera ero al sicuro, con la mente andai ... (continua)


angela farano 24/11/2019 - 10:16
commenti 0 - Numero letture:995

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 1 votanti



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