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DAVANTI AL MIO SPECCHIO

Altre terre io vorrei toccare:
qui vivo sepolto nel languore.
Vorrei trovare una città migliore,
dove l'uomo non disdegna d'invecchiare,
dove gli uomini codardi siano assenti
e pure i meschini e gli indifferenti.
Vana é la speranza a cui agogno,
la città c'è, ma solo in sogno;
la mia speranza é veramente vana:
io vivrò e morrò in questa tana.
Qui vivo con paura e tra i sospetti,
ho la mente sconvolta dai misfatti
ed i miei occhi li vedo esterrefatti,
o specchio,che tutto mi rifletti.
Poichè non posso viver giorni tersi,
mi espongo poco ai rapporti umani
d'egoismo pregni e di dissennatezza.
Così il giorno se ne va tra questi versi,
dove svaniscono i miei pensieri insani
ed io vivo la mia naturalezza.


Gino Ragusa Di Romano
Dal mio libro - ACCENTI D'AMORE E DI SDEGNO -
Pellegrini Editore - Cosenza 2004




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Opera scritta il 22/02/2015 - 19:16
Da Gino Ragusa Di Romano
Letta n.1258 volte.
Voto:
su 15 votanti


Commenti


Il riflettersi allo specchio e parlare a se stessi delle paure e dei sogni.
Molto piaciuta. Ciao...

Gio Vigi 23/02/2015 - 20:02

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Grazie, signori poeti, per avere condiviso i miei versi.

Gino Ragusa Di Romano 23/02/2015 - 16:15

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UN CERCARE DIVERSO PER RENDERE LA QUOTIDIANITA' VIVIBILE ET AMABILE... VERSI CHE RIFLETTONO... VERSI CHE INSEGNANO... SERENA SETTIMANA

Rocco Michele LETTINI 23/02/2015 - 08:50

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Una gran bella poesia ricchissima di significato. Complimenti.

luciano rosario capaldo 23/02/2015 - 08:41

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Che bel mondo sarebbe,mi trasferirei all'istante,opera molto bella e colma di gran significato,complimenti

genoveffa 2 frau 23/02/2015 - 07:04

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