di nobili metalli in uno fusi cornice pende,
di fiori ricamata. Non di minore pregio nastro
la regge che,ad avorio appeso,più regal la rende.
Da sfondo, luminoso come sole,appare un cuore
che a caratteri di fuoco ha inciso: Amore.
Dal dio Vulcano indelebile la stampa è apposta
che alle cure affidata l’ha della dea Vasta
che al focolar dei buoni è attenta e lesta.
Nel mezzo, la cornice,un quadro la sovrasta
ch’a le immagini di tre racchiuse in una
da divinità bendata, detta Fortuna.
Una, grande e possente è la figura
che alle altre due profonde dolce cura.
Dal petto emette solo dolci suoni;
dolce lo sguardo,occhi belli e buoni.
Gentile nel suo far, cortese in tutto
grand’albero v’appar cui pende buon frutto,
Il frutto coprodotto è dolce e fresco
ch’anco il pianto per l’anima è rinfresco.
Altra dolce e buona figura l’accompagna
ch’è degnamente degna sua compagna;
reso felice ha lui col pregiato frutto,
ella è felice mamma e moglie in tutto.
Assai più bello è il quadro quì descritto
ma riportar su carta non m’è concesso
chè ai soli Grandi ascritto è tal diritto:
Sol loro, a cose belle, han riservato accesso.
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