Cala.
Silenzio.
Plaudite.
Silenzio.
Plaudite.
Silenzio.
Tra rose e fischi
la mi' fame di fama
scema sulla scena.
Inchino.
Penombra.
De Solitude eloquentia.
'N 'esta caccia pe' 'na nova faccia
troppe volpi.
Attendo investitura come un re
tra gli stolti.
Opera scritta il 07/11/2015 - 17:24
Letta n.1534 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Complimenti Pasquale il mio elogio a te. Un abbraccio.
Sabrina Marino 08/11/2015 - 16:22
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Vi ringrazio tutti nella maniera più assoluta e m'inchino a voi e alla vostra gentilezza. Se potessi, come sempre, vi ringrazierei ad uno ad uno. Ammetto che questi versi non mi convincevano molto ma a quanto pare sono stati bel accolti!
Un carissimo saluto a tutti
Un carissimo saluto a tutti
Pasquale Sazio 08/11/2015 - 16:01
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ELOGIABILE... QUANTO DILIGENTE DECANTO, FORTE DEL SUO ACUME CHE LO ELEVA. LIETA DOMENICA.
Rocco Michele LETTINI 08/11/2015 - 11:54
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bella poesia, con una chiusura straordinaria..
Francesco Gentile 08/11/2015 - 02:26
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Poesia da grande significato questa tua ciao caro Pasquale. buona notte.
Maria Cimino 07/11/2015 - 23:25
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Cala il sipario su di un tempo che non è più... La fama va scemando come il tempo che scorre, inesorabile. Nella penombra qualcuno trama alle spalle, alla ricerca di nuove scene e nuovi applausi. Bravo, Pasquale, ti sei davvero superato!
Arcangelo Galante 07/11/2015 - 20:23
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