OPERA

Da bambina cercavo di raccogliere il mare nel mio piccolo secchiello.
Ero convinta che le lucciole potessero illuminare il mondo intero.
Ho atteso che si replicassero le stagioni ed ho nutrito il mio corpo,
desiderosa di confrontarmi con occhi sempre più grandi e capaci.
ma il tempo non ha colmato misure, né riempito spazi.
Mani sempre più vuote e sgonfie hanno invano sperato di afferrare l’impossibile.
Ora so che l’unico posto ove i limiti sconfinano, sono le menti sognanti.
Quelle che non si smarriscono crescendo.
Ricomincio a versare acqua nel mio secchiello e lo vedo riempirsi.
Luminosamente, dentro di esso si specchiano ancora le mie lucciole.
Giovanna Balsamo

Opera scritta il 04/06/2016 - 17:16

Da Giovanna Balsamo

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Mi sono commosso alla lettura.
Hai descritto magistralmente l'illusorietà che la vita ci regala nel sogno e che continua a procurarci le emozioni caduche di progetti solo visionari. Splendida, lucciole del mondo.

salvo bonafè 05/06/2016 - 11:14

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Vivere un sogno nel fascino del tuo poetar.
Lieta Domenica Giovanna.
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Rocco Michele LETTINI 05/06/2016 - 09:47

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Molto bella, continuiamo a sognare e tu a scrivere belle poesie. Ciao Giovanna.

Loris Marcato 04/06/2016 - 22:24

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Molto bella e condivisa.
Nadia
5*

Nadia Sonzini 04/06/2016 - 18:11

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