Son tutti in piedi dietro quella porta
visi contriti labbra mordicchiate
un turbinio pensieri d'ogni sorta
stringono il nulla le mani sudate.
visi contriti labbra mordicchiate
un turbinio pensieri d'ogni sorta
stringono il nulla le mani sudate.
Sulla parete un orologio segna
lenti minuti che sembrano inseguire
un tempo astratto che nel silenzio regna
come un momento eterno senza fine.
Dolore acuto un peso dentro al petto
lucidi occhi che guardano silenti
una maniglia lì in sala d'aspetto
il cuor saltella sbattendo contro i denti.
Rompe il silenzio qualcuno si fa forte
cerca di dare infondere coraggio
ma la paura non può confonder sorte
di quella vita che ormai pare miraggio.
Anime in pena si guardano assai affrante
come a cercare un segno di speranza
torna il silenzio in modo impressionante
fa freddo e è buia adesso quella stanza

Da andrea sergi
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Commenti
ci sono stanze dove non vorrei mai entrare ma la vita ti ci accompagna volenti o nolenti... 



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Grazie Maria Buona domenica


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Parole le tue da associare a più situazioni, io le associo a tutto ciò che si vive in questo mondo senza pace, che vive sotto gli inganni di molte persone.
Vedo così il tuo pensiero.
Ciao Andrea caro te un abbraccio
e buona domenica.


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grazie Francesco buona domenica


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grazie Teresa buona domenica


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grazie Antonio buona domenica


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grazie Lupo buona domenica


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Una poesia schietta, come l'amarezza di una disillusione... che fa i conti con la realtà. Molto intensa e apprezzata


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Io ho vissuto in prima persona ciò che tu hai descritto in versi...




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Bella e musicale questa poesia.bravo.


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ma tutto questo è per una morte l'attesa o per un'operazione non ho ben capito 5* comunque bella rimata 



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grazie Giuseppe ,cari saluti


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Stai onorando egregiamente il periodo. Noir molto noir, ma sempre bene architettata. buona Domenica e 5*


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cara Laisa anche tu non hai sbagliato ,in effetti potrebbe essere,cari saluti


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Andrea,
mi sembra piuttosto la sala di aspetto di un ospedale...quella della sala operatoria...in attesa di sentenza
e poi, il buio, il freddo...la morte
inquietante questa tua, Andrea
brindiamo alla vita, ti prego!

mi sembra piuttosto la sala di aspetto di un ospedale...quella della sala operatoria...in attesa di sentenza
e poi, il buio, il freddo...la morte
inquietante questa tua, Andrea
brindiamo alla vita, ti prego!





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brava Mirella ,brava,saluti


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ANDREA S. Cos'è l'anticamera del giudizio divino....bè se è cosi arrivati li ormai di inganni non se ne possono fare più....l'unica cosa è mettersi l'animo in pace ed ascoltare il verdetto!Credo sia questo il significato....Ciao











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