OPERA

Giorni di paura comprimono
il petto. L'uragano guaisce
la sua sete si rafforza
succhia il veleno
che l'atmosfera ha
Colpa dell'uomo
codardo insensibile
che non si degna
di guardare il male peggiore
Si guarda solo lui
e fa annegare gente
nel suo insopportabile dolore
nell'egoismo più totale
come se non sapesse
che dovrà fare i conti
con l'aldilà e pure lì
sarà giudicato

Opera scritta il 17/10/2017 - 09:27

Da MARIA ANGELA CAROSIA

Letta n.1134 volte.

Grazie di cuore a tutti

MARIA ANGELA CAROSIA 19/10/2017 - 14:59

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Molto bella come tutte le tue.

antonio girardi 19/10/2017 - 10:33

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magari ci fosse un aldilà Mariangela. noi non vi troveremmo posto perché è già tutto occupato da politicanti in genere, spacciatori e mafiosi per non parlare di giudici e banchieri... hai toccato corde che già vibravano ma mi piace

enio2 orsuni 18/10/2017 - 14:23

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Tutto vero ciò che scrivi,
io continuo a sperare che l'uomo si ravveda...ma...
Bella poesia
Ciao

Grazia Giuliani 17/10/2017 - 16:42

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Quando si palesano certi fenomeni atmosferici catastrofici tendiamo ad aver paura, ma questa paura l'uomo non la utilizza per redimersi e tornare sui suoi passi trattando in maniera gentile tutto ciò che lo circonda....Bella poe che ci serva come monito, ciao

Francesco Scolaro 17/10/2017 - 14:39

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Poesia attuale e vera. Che l'uomo non sia uno stinco di santo lo si sa, ma non è mai superfluo ricordarlo. Bella poesia. Giulio Soro

Giulio Soro 17/10/2017 - 12:40

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