Incitata dalle due coetanee più grandicelle
invitava la gente che le passava vicina,
la vocina pressoché flebile
da suscitare emozioni:
Comprate i biglietti della lotteria?
poi s'aspettava ad ogni passo
che faceva
l'annuire con la testa per un si,
che puntualmente giungeva.
Le venivano incontro con un sorriso
altri passando
con un riso
ed un passo lesto,
enfatizzavano il momento con: Ce l'abbiamo di già!
Là sul cancello: le battiture di chiodi antichi
i due scalini in pietra
ancor prima
da varcare e la collinetta
con la salitina in erba
appena tagliata
che giungere al primo spiazzo della sagra.
Il sole scaldava per intanto
e dopo un po' si celava dietro le nubi coi raggi
per poi riapparire di nuovo all'improvviso.
Le delizie lampone e fragole
ingentilite da bocconi sopraffini
intervenuti per l'apposta all'evento tanto atteso
anche quest'anno;
da un cast di cuochi esemplari
che si facevano paladini
delle pietanze stesse.
e che buon profumo giungeva dalle cucine
per i cibi che scoppiettavano sui fuochi
prima d'essere serviti
a chi ne faceva richiesta
iilari ai tavoli con gran gioia, le compagnie,
di tanto intanto si bevevano un buon bicchiere di vino
del posto, un acqua, una birra;
la musica e i suoni di fisarmonica
che non potevano mancare
a riempire d'allegria il luogo in festa.
Altri due livelli allestiti con tende, sedie e tavoli di legno.
Il cielo se non altro ci ha risparmiato questa volta di dover fuggire di corsa per la pioggia.
di Francesco Currò
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