OPERA

Amore vero, malato
Passionale, impulsivo
Istinto di conservare ciò che è perduto
Svanito, illuso
Sudicio che pensavo di aver lavato
Per sempre, come le promesse
Distante, ora che non ci apparteniamo
Ora che un'ora è solo un'ora
Che sessanta minuti fanno sempre un'ora
Ora la vita è una linea, piatta
Un cane che piscia sempre allo stesso palo
Ora che la linea della vita
Nel palmo della mano
È filo spinato
I sogni sono incubi
E gli incubi, sogni e speranze
E angosce sotto un cielo troppo limpido
Potessi scegliere ci metterei tre nuvole
E una flotta di aerei pronti a bombardarle
Io pacifista, preferirei una guerra
A questo eterno pensarti
Io, che so cosa vuol dire
Perdere una guerra al giorno con te
Malato, sudicio, perduto, eterno amore

Opera scritta il 29/10/2017 - 21:09

Da Ernest Eden

Letta n.1037 volte.

Lucia per me è bellissimo leggere il tuo commento, così vivo e vero. Questa è una fase che ho passato qualche anno fa..Quando scrissi queste parole erano 3 anni che la mia lei mi perseguitava in sogno periodicamente. Ora dopo 8 anni posso dire di essermelo scrollato di dosso questo fantasma, mi guardo indietro, ci penso e mi dico quanto è stato bello! Un abbraccio
E.E.

Ernest Eden 30/10/2017 - 20:55

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Ernest una poesia bellissima che mi ha anche fatta piangere, è proprio triste quando perdiamo le nostre battaglie in amore e non possiamo fare altro che arrenderci. e poi quando il pensiero dell'amato/a si presenta continuamente è terribile, distruttivo..
ma è una fase che tutti dobbiamo passare prima o poi. nel frattempo coraggio!

Lucia Frore 30/10/2017 - 20:23

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Molto piaciute le espressioni, che ascriverei al "cinismo/romantico".. di bel pregio poetico..

Francesco Gentile 30/10/2017 - 09:10

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