OPERA

e la notte era lì
a piedi nudi
ad aspettare i coriandoli....
lì, su quel marciapiede d'autunno
e d'autunno erano i suoi capelli
e le foglie d'oro
scivolavano sui suoi fianchi umidi di pioggia
e si posavano dolcemente
sui piedi nudi, mentre quella processione...

...nessuno la vide

ma la quercia
benché non ci fosse vento
agitava furiosamente le sue chiome
la tiro' a sé, mentre quella processione...
rubandola al grigio dei lampioni
e protese i suoi rami verso il cielo
e lei tra le sue braccia
intagliando le stelle di coriandoli colorati
e in quell'insolita nebbia d'autunno

...nessuno la vide

solo una pagina d'inchiostro
libera, ora
libera nella pioggia e in un soffio
...coriandoli

Nota: la morte...o la vita, oppure più semplicemente, la poesia....

Opera scritta il 22/08/2018 - 14:59

Da laisa azzurra

Letta n.1063 volte.

Mi avete emozionata
Tutti, indistamente....
A chi nn ha compreso il senso vorrei dire che ho scritto "emozioni" e le emozioni, in quanto tali, sono attimi di forte intensita' emotiva...ma solo attimi, difficili da scrivere e, soprattutto, da spiegare finanche a se stessi...
Per questo è bellissimo e giusto che ognuno di voi abbia interpretato a proprio modo
Ad Adriano, un grazie particolare
Buon pomeriggio

laisa azzurra 23/08/2018 - 15:34

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Non di tutto afferro il senso. Della Vita e della Morte, poi... men di tutto.
Bello però pensare di essere afferrati da un albero (che con i suoi rami è il trattino d'unione tra Terra e Cielo) e protesi verso la Volta Celeste.
Veramente profonda, Laisa.

Francesco Soda 23/08/2018 - 13:40

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L'ho letta tante volte e ogni volta è stato diverso il significato...quindi non so' decidere quale e lascerò che lei entri piano dentro di me...per emozionarmi soltanto, infondo la poesia è emozione che arriva e fluisce nel profondo!!! Ciao tesoro

Margherita Pisano 23/08/2018 - 11:40

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Piaciuta, dai vita a chi con la morte è finalmente libera o più semplicemente ora ... è nella poesia. O almeno questo è il mio pensiero. Complimenti

Wilobi . 23/08/2018 - 10:08

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Nereo Rocco, il conosciuto patron della Triestina avrebbe detto di Laisa (pian pianin ma con morbin ...dove per morbin si intende riferito a chi non sta mai fermo, che ha l'argento vivo). Cosi' Laisa e' quella tra gli autori che ho visto crescere maggiormente ... pian pianin ... sotto il profilo di stile e di contenuti. Questa poesia e' enigmatica non solo per chi la legge ma per la stessa autrice che nella nota lancia quasi una provocazione. Cosa allora si puo' vedere se non l'animo dell'artista che dopo aver finito l'opera la guarda e si chiede ... ma cosa ho fatto?
E la bellezza di questa lirica sta proprio nell'ambiguita' . Io non ci provo nemmeno ...ci sta dentro tutto.
Sorprendente, Laisa... ma guarda un po'
Cari saluti a tutti

Adriano Martini 22/08/2018 - 23:51

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molto bella ma forse troppo impegnativa per il mio comprendere

gcr poeta lupo dell'amiata 22/08/2018 - 23:20

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Ma grazie
Siete voi che mi avete fatto venire i brividi
Grazie grazie grazie

laisa azzurra 22/08/2018 - 20:53

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LAISA...Brava che lasci spazio all'immaginazione. L'interpretazione nasce dalle proprie emozioni. Infatti vi ho visto una madonna sferzata dalla pioggia, con i piedi nudi e gocce che le rigano il viso come fosse pianto. Nessuno si accorge di nulla, solo le piante al suo passaggio piegano le fronde come a fare l'inchino, per un saluto. Una processione, visione insolita e triste la mia. Ciao cara amica

mirella narducci 22/08/2018 - 20:43

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A leggerla mi sono venuti i brividi! Ci sono immagini forti e suggestive che mescolano la vita con la morte che ho sentito verso metà e poi quel foglio che vola a perdere i pensieri scritti tutt'intorno! Una poesia di forte impatto direi! Un bacio poetessa!

Ilaria Romiti 22/08/2018 - 20:19

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Mi piace leggere le vs interpretazioni...in realtà lascia molto spazio all'immaginazione. Ognuno può leggerci quel che in un momento piuttosto che in un altro, è predisposto a leggere.
Grazie di cuore

laisa azzurra 22/08/2018 - 19:21

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La poesia come ponte verso un modo di vivere più libero, al di là dei luoghi comuni, dei preconcetti, lontano da quella processione che addita,giudica o semplicemente ti ignora.
L'ho interpretata così... chiedo venia

Brava come sempre e buona serata Laisa

PAOLA SALZANO 22/08/2018 - 18:25

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Bellissima

Francesco Cau 22/08/2018 - 16:50

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Componimento molto bello, tra chiari e scuri, vita e destino segnato, mi hai affascinato. Complimenti vivissimi Laisa.

Paolo Ciraolo 22/08/2018 - 16:47

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Bellissimiversi che si interfacciano nei colori dell'autunno per esprimere quello che la vita da e a volte toglie. Ma c'è la poesia che tutto può stravolgere e venire in soccorso ad un destino ormai segnato.Restano i frammenti come unico ricordo della nostra fragilità.Mai come adesso Laisa ti ho visto impegnata in questa splendida opera.

Antonio Girardi 22/08/2018 - 16:39

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