Sto imparando a rassegnarmi alla mia povertà...
la mia è povertà di tasca, di anima e di cuore;
me la porto addosso, dentro uno zaino pesante
e insopportabile appeso alla mia esistenza.
Con lei ho raggiunto il niente assoluto
e il niente è ciò che resterà.
La mia povertà ha costruito con l'intento
di distruggere
e la sua opera implacabile ha raggiunto
ogni volta encomiabili trionfi e
ogni volta l'anima se ne sta lì,
consapevole della propria immobilità
assetata in un deserto bruciato
come le speranze ormai svendute al miglior offerente.
La mia povertà è questa....
devastante come la più inutile della guerre
che lascia ricordi pulsanti, dolorosamente,
in ciò che resta del cuore.
la mia è povertà di tasca, di anima e di cuore;
me la porto addosso, dentro uno zaino pesante
e insopportabile appeso alla mia esistenza.
Con lei ho raggiunto il niente assoluto
e il niente è ciò che resterà.
La mia povertà ha costruito con l'intento
di distruggere
e la sua opera implacabile ha raggiunto
ogni volta encomiabili trionfi e
ogni volta l'anima se ne sta lì,
consapevole della propria immobilità
assetata in un deserto bruciato
come le speranze ormai svendute al miglior offerente.
La mia povertà è questa....
devastante come la più inutile della guerre
che lascia ricordi pulsanti, dolorosamente,
in ciò che resta del cuore.
Opera scritta il 09/02/2019 - 10:29
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Commenti
Molto drammatica...
non ti arrendere mai.
buon pomeriggio.
non ti arrendere mai.
buon pomeriggio.
Eugenia Toschi 09/02/2019 - 16:29
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Poesia bellissima dal contenuto triste...ma io ti auguro di buttare via quel tuo zaino devastante e di guardare al futuro...un saluto.
santa scardino 09/02/2019 - 14:32
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Tocante. Ti auguro ogni bene
Maria Isabel Mendez 09/02/2019 - 14:22
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