OPERA

Siamo come il vento
l'eco ritorna
in vuoti ammassati
si osservano
salpano incastrati
tra il mare e la terra
attraversati da mille pensieri
che non conosciamo
di case lasciate senza niente
soltanto dai ricordi perduti
nelle notti assonnate e piante
dove l'aria non esiste
dove si scorge solamente morte
oramai inquieto si avvia al suo destino
abbandonandosi al tramonto
in una guerra senza fine
Fanciulli denutriti
si mettono in cammino
e con le mani tremano
afferrando i barconi
La corrente li trasporta
verso un cielo
apparentemente colorato
mentre la fame si fa sentire
fra le onde spaventate
Lacrime amare scendono
ed impaurite aspettano
di essere chiamati

Opera scritta il 17/08/2019 - 21:51

Da MARIA ANGELA CAROSIA

Letta n.648 volte.

Tematica difficile, soluzioni spesso tragiche. La tua poesia è bella e tocca il cuore.

Ernesto D'Onise 21/08/2019 - 18:43

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Grazie tante MastroPoeta e Alpan Alpan

MARIA ANGELA CAROSIA 20/08/2019 - 19:09

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Testo struggente e doloroso
a tentare di esorcizzare il dolore
vissuto negli esodi di morte.
Molto apprezzato

Alpan Alpan 20/08/2019 - 17:28

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Un caro saluto... bellissima

Mirko (MastroPoeta) 18/08/2019 - 12:31

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