Villeggiando in un villaggio vacanze della Valtur conobbi una visagista vegana di Venezia con un viso da Venere. Vista la sua avvenenza, la invitai al veglione organizzato per il venerdì venturo.
Si presentò con un vestito di Versace verde vetriolo mandandomi in visibilio.
Ballammo vicini, vicini, volteggiando in un vorticoso valzer viennese fino a che ci venne un gran vuoto allo stomaco. Ci recammo veloci al buffet vuotando vari vassoi di vol au vent al vitello tonnato, filetti di ventresca alle verdure, tortino al vermouth e del buon Verdicchio. Poi, arrapato come una vipera del Vermont, preso da una vivace voglia, la trascinai in un vestibolo, le tolsi il suo vestito in voile e la concupii voluttuosamente per una ventina di minuti.
Il giorno seguente mi propose di valorizzare ulteriormente il mio viso e rendere la pelle liscia come il velluto.
Mi spalmò sul volto una crema alla verza, del succo di vinacce, della vasellina alla vodka ed un composto di latte vaccino trattato ai vapori di vischio. Mi venne una violenta reazione con vistose verruche verdi sul viso ed anche un vergognoso alluce valgo.
Mi curarono velocemente con vibrioni del vaiolo depotenziato da succo di valeriana del Venezuela e un macinato di violette variegate della Valtellina. Dopo questa avventura diedi il foglio di via alla visagista e, ritornato vivo e vegeto come un vitello della Valvestino, mi distesi nella mia vasca e mi rilassai al suono vellutato di una vivace sinfonia di Wagner suonata dalla Wiener Philarmonica di Vienna... voilà!
Si presentò con un vestito di Versace verde vetriolo mandandomi in visibilio.
Ballammo vicini, vicini, volteggiando in un vorticoso valzer viennese fino a che ci venne un gran vuoto allo stomaco. Ci recammo veloci al buffet vuotando vari vassoi di vol au vent al vitello tonnato, filetti di ventresca alle verdure, tortino al vermouth e del buon Verdicchio. Poi, arrapato come una vipera del Vermont, preso da una vivace voglia, la trascinai in un vestibolo, le tolsi il suo vestito in voile e la concupii voluttuosamente per una ventina di minuti.
Il giorno seguente mi propose di valorizzare ulteriormente il mio viso e rendere la pelle liscia come il velluto.
Mi spalmò sul volto una crema alla verza, del succo di vinacce, della vasellina alla vodka ed un composto di latte vaccino trattato ai vapori di vischio. Mi venne una violenta reazione con vistose verruche verdi sul viso ed anche un vergognoso alluce valgo.
Mi curarono velocemente con vibrioni del vaiolo depotenziato da succo di valeriana del Venezuela e un macinato di violette variegate della Valtellina. Dopo questa avventura diedi il foglio di via alla visagista e, ritornato vivo e vegeto come un vitello della Valvestino, mi distesi nella mia vasca e mi rilassai al suono vellutato di una vivace sinfonia di Wagner suonata dalla Wiener Philarmonica di Vienna... voilà!
Opera scritta il 03/05/2022 - 06:52
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Commenti
Simpatico racconto.
mario Righi 05/05/2022 - 09:25
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