OPERA

È sempre più colpevole e impotente
la coscienza della gente
si nutre degli scarti
del volgare
rifrizza nell’interruttore a tempo
resta sospesa nello scarico stretto
canta in coro l’inno dello zoo.
Vano tracciare l’esito finale
il ronzo assale
gira l’identità alle carte:
solo un’idea precisa
che questa non è vita
e sfilo io da diva
sul campo dei cadaveri
dove soleggia
agonista l’orgasmo
e verrà il tempo
che sarai vivo o perso
civitas/urbis
come luna nel sole
sottovetro.

Opera scritta il 12/04/2023 - 17:25

Da GiuliaRebecca Parma

Letta n.424 volte.

Nel travestire la realtà con altri abiti, l'inganno coglie le miserie di una vita vissuta, nell'illuzione di una realtà perduta.
Solo la maschera sa coglierne i persi valori, i diversi colori smarriti nel nulla.

ALFONSO BORDONARO 13/04/2023 - 22:52

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Beh, devi sfilare da Diva!
Tu lo puoi… sei un’ artista della Poesia.
Sempre particolari le tue…
Un saluto

Loris Marcato 13/04/2023 - 14:05

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