Il gomito mancino
sopra il tavolo
reggeva
il mento fresco di rasoio
nell’altra mano
una penna per vergare
e nell’aria
il tepore dei termosifoni.
sopra il tavolo
reggeva
il mento fresco di rasoio
nell’altra mano
una penna per vergare
e nell’aria
il tepore dei termosifoni.
La primavera
non riusciva a subentrare
al diaccio inverno
con le innevate cime
ed il vento
sferzando la brughiera
intimorì l’allodola
che rimase lì … dov’era.
Presto scemò il lucore
fino a fioca luce
la penombra offuscò il tratto
così la busta
aspersa di saliva
è lì che attende ancora
con dentro la missiva.
Opera scritta il 05/07/2023 - 10:01
Letta n.327 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Quante volte succede di riflettere su qualcosa e non decidersi a farla...Molto bella.
Teresa Peluso 06/07/2023 - 17:12
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Come una ventata fresca sul viso!! Bella!! Complimenti!!
Anna Cenni 05/07/2023 - 19:23
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Parola per parola mi regalano un'immagine di pura contemplazione.Bravissimo
santa scardino 05/07/2023 - 14:00
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Una lettera che attende ancora di essere spedita e letta.
Apprezzata molto.
Apprezzata molto.
Maria Luisa Bandiera 05/07/2023 - 13:53
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