E venne il tempo di quelli
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
E venne il tempo degli omologati
e venne il tempo degli sfigati
per gli appetiti esagerati.
E venne il tempo dei mannari:
licantropi di notti senza lune.
Il mondo
rovina su se stesso
adesso
cammino sulle nuvole
alzo gli occhi e vedo il mare.
Allibiti
ammutoliscono i gabbiani
a me non rimane che morire
o trascinarmi sulle mani.
Opera scritta il 16/05/2024 - 10:29
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Commenti
Caro Francesco, condivido quello che scrivi tranne la chiusa, hai forse dimenticato l'ultima dea? Un abbraccio,ciao
santa scardino 18/05/2024 - 14:35
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Camminare sulle nuvole è come trovare il proprio posto in paradiso.
Maria Luisa Bandiera 16/05/2024 - 14:13
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