E venne il tempo di quelli
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
che non sanno morire
e venne il tempo di quelli
che non sanno campare.
E venne il tempo degli omologati
e venne il tempo degli sfigati
per gli appetiti esagerati.
E venne il tempo dei mannari:
licantropi di notti senza lune.
Il mondo
rovina su se stesso
adesso
cammino sulle nuvole
alzo gli occhi e vedo il mare.
Allibiti
ammutoliscono i gabbiani
a me non rimane che morire
o trascinarmi sulle mani.

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Commenti
Caro Francesco, condivido quello che scrivi tranne la chiusa, hai forse dimenticato l'ultima dea? Un abbraccio,ciao






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Camminare sulle nuvole è come trovare il proprio posto in paradiso.





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