Giovenale Rionale
Sapeva di tremarella il caldo afoso,
come anche la cicca masticata del mio moroso.
come anche la cicca masticata del mio moroso.
Spacconi
senza attributi
nei pantaloni.
Col rossetto rosso sulla materia grigia e ombretto del colore di moda, canna…
gonne a palloncino,
altra canna con
loro sul motorino.
Famiglia storica di San Martino Siccomario, nello spiazzo dello stabilimento
Bulloneria Rionale,
a bullizzare il primo
genito, il Giovenale.
Bassino, grassoccio e l'apparecchio ai denti. Occhiali e l’aria da sfigato.
E me con lui, col tubino
-l’ho sempre preferito-
al tempo, il mio filarino.
Sapeva di fifa la partenza e il ritorno di ogni garrito,
come anche il sandwich masticato del mio zito.
(a due mani, io la sinistra, con nonno Alighiero Dente)
-de vulgaris (zia, ma del filarino) Costanza
Opera scritta il 24/05/2024 - 06:30
Letta n.159 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Alla grande.
Francesco Rossi 25/05/2024 - 14:41
--------------------------------------
Tristemente descritta bene
Nat D.B 24/05/2024 - 10:09
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.