Nacque l’alba
e fu subito sera
le stelle si eclissarono e la Luna
invereconda
se ne andò a dormire.
e fu subito sera
le stelle si eclissarono e la Luna
invereconda
se ne andò a dormire.
Un vento gelido soffiò sulla mia pelle
s’increspò il mare
ed io di slancio
voltai lo sguardo verso la scogliera.
Pensai all’ira
che senza alcun riguardo
a lei s’infrange l’onda
che non scalfisce ne l’affonda.
La stessa ira che ho patito io
sotto l’impeto furente della vita
che il destino aggueffa e punta a sorte
al par d’un baro
che sa delle mie carte.
Opera scritta il 28/06/2024 - 11:31Letta n.415 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Piaciuta, complimenti 

Mary L
30/06/2024 - 22:28 --------------------------------------
Che meraviglia! Troppo bravo. Le immagini che evochi sono potenti e cariche di emozione. Complimenti. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA
29/06/2024 - 08:49 --------------------------------------
Una poesia che racconta come l'onda, similitudini tra l'uomo e la natura si accompagnano...molto bella. Complimenti per le metafore


Margherita Pisano
28/06/2024 - 21:23 --------------------------------------
Molto apprezzata e piaciuta 

Maria Luisa Bandiera
28/06/2024 - 16:12 --------------------------------------
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