Sorella
io non so essere di miele
ma scorbutico
ed amaro come il fiele.
Io osservo il mondo
da un’altra prospettiva, sorella mia
io non so essere di miele
ma scorbutico
ed amaro come il fiele.
Io osservo il mondo
da un’altra prospettiva, sorella mia
Se guardo il mare
non penso alle sirene sulle secche
o all’eco di quei canti
e nemmeno ai velieri a pelo d’acqua
che adescano i venti.
Io scendo nel profondo degli abissi
ove giacciono ammucchiati
tegumenti senza onore
senza un rigo di epitaffio
senza un fiore.
Se guardo in alto, sorella
mi estraneo dal bel ciel
quand’è celeste
poiché della galassia
or più non mi emoziono
dal giorno in cui fui edotto
del pertuso nell’ozono.
Vedi sorella
fuori da questa porta
il mondo è complicato
è come un immenso puzzle
meno l’ultimo incastro
te lo fa apparir gentile
invece poi ti appare il mostro.
Opera scritta il 26/07/2024 - 11:23
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
...o meglio: il non sincronismo con il pensiero comune.
Mino Colosio 27/07/2024 - 15:28
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Bella, molto originale...anche il titolo evidenzia il non sincronismo comune del pensiero.
Mino Colosio 27/07/2024 - 14:53
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Bellissima.
Francesco Cau 27/07/2024 - 14:19
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Una prospettiva significativa... le tue poesie sono molto belle e colme di profondo significato, oltre il tuo perfetto modo di scrivere! Complimenti ciao
Margherita Pisano 27/07/2024 - 14:06
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Da molte prospettive si guarda il mondo!! Bella e particolare!
Anna Cenni 26/07/2024 - 15:33
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