In questa notte gravida d’affanni
l’ingrata luna,
che mi osserva da lassù,
non mi canta nemmeno una canzone.
l’ingrata luna,
che mi osserva da lassù,
non mi canta nemmeno una canzone.
Il suo silenzio mi turba e mi avvilisce
nella testa un grande tramestio
me ne sto a cingermi la fronte
mentre scavezzo l’ultimo pensiero:
 
le stelle sono star senza tulle
difformi dalle ancelle dénudé
alla corte di maitresse e cicisbei 
eccitati da coriandoli di strass.
Saggio l’aria e sento in lontananza 
l’odore acre del combusto
dove ardono le ultime speranze 
dentro il rogo di un grande falò.
 Opera scritta il 08/02/2025 - 15:29
Opera scritta il 08/02/2025 - 15:29Letta n.271 volte.
                        			
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Commenti
FRANCESCO...bruciano le speranze quando questo cielo ci appare un ritrovo di ambigue compagnie... ma spenti i fuochi si tornerà a sperare e le stelle a brillare.
  
   
   
   
   
   
   
   
  
 
   
   
   
   
   
   
   
  
 mirella narducci
mirella narducci   10/02/2025 - 00:18
 10/02/2025 - 00:18 --------------------------------------
Piaciuta,  bravo  

 Mary L
Mary L   09/02/2025 - 19:40
 09/02/2025 - 19:40 --------------------------------------
Piaciuta e apprezzata anche da parte mia.   
  
 
  
 Maria Luisa Bandiera
Maria Luisa Bandiera   09/02/2025 - 07:52
 09/02/2025 - 07:52 --------------------------------------
Molto apprezzata Bella la chiusa 

 Angela Randisi
Angela Randisi   09/02/2025 - 07:37
 09/02/2025 - 07:37 --------------------------------------
  
            
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