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Là, dove sorgeva il sole

Nello sfavillio di roghi cocenti
dai contorni accesi
ingloriosi signori del mondo
inceneriscono sogni
e segmenti di saggezza.


Lungo il tragitto al tramonto
le pozzanghere specchiano
volti sfregiati
da apologie bislacche
atti a oscurare
slanci di luce ed onde d’aria
riflessi sul telo infinto del tempo.


Il vento si è fatto immoto
i colori digradano
e sul piano inclinato dell’insana follia
ruzzolano teste gravate d’infamia.
.




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Opera scritta il 16/06/2025 - 09:32
Da Francesco Scolaro
Letta n.225 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Tempi cupi coperti di luci ad accecare le menti.

Anna Cenni 17/06/2025 - 17:58

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Descrizione eccellente dei tempi tristi che sconvolgono attualmente il mondo.

Eugenia Toschi 17/06/2025 - 10:47

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Notevole poesia all'insegna di ciò che, purtroppo, accade tutt'oggi in alcuni luoghi del mondo.
La cattiveria di alcuni potenti, non ha limiti.

Maria Luisa Bandiera 16/06/2025 - 16:00

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Tempi davvero brutti, che fanno paura. Inceneriscono tutto, anche le belle parole quelle che dovrebbero calmare le acque. Molto vera

MARIA ANGELA CAROSIA 16/06/2025 - 15:09

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