L’Aria di Bach, 
che si effonde dintorno,
non ottunde il dolore
di cui Morfeo, stanotte,
si è reso latore,
che si effonde dintorno,
non ottunde il dolore
di cui Morfeo, stanotte,
si è reso latore,
anche se un raggio di sole
si affaccia tra le nuvole smilze, 
disorientate dal vento,
ed il cielo d’Autunno 
si tinge di brandelli di rosa.
Come ieri, quel cane
prospiciente il mio uscio
rintuzza il suo piscio,
mentre l’usignolo gorgheggia
melodie di versi,
Ad un quarto alle dieci,
di questa stramba mattina,
non ci sono per tutti
nella residenza Sicana
in via Fiumana numero tre.
 Opera scritta il 24/10/2025 - 15:49
Opera scritta il 24/10/2025 - 15:49Letta n.105 volte.
                        			
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Commenti
Bella,anche se si sente in fondo una malinconia latente...
 Teresa Peluso
Teresa Peluso   26/10/2025 - 01:19
 26/10/2025 - 01:19 --------------------------------------
Bella,anche se si sente in fondo una malinconia latente...
 Teresa Peluso
Teresa Peluso   26/10/2025 - 01:19
 26/10/2025 - 01:19 --------------------------------------
C’è una tristezza sottile che si sente fin dall’inizio. Il giorno parte storto, senza rispetto. Come sempre, versi intensi e profondi. Un caro saluto
 MARIA ANGELA CAROSIA
MARIA ANGELA CAROSIA   25/10/2025 - 13:14
 25/10/2025 - 13:14 --------------------------------------
Complimenti!   
  
 
  
 Maria Luisa Bandiera
Maria Luisa Bandiera   25/10/2025 - 08:48
 25/10/2025 - 08:48 --------------------------------------
Piaciuta,  un saluto
 Mary L
Mary L   24/10/2025 - 18:54
 24/10/2025 - 18:54 --------------------------------------
  
            
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