OPERA

In settembre al mattino ed al tramonto,
col sole alto ed anche verso sera,
due uccellini apron l’ali al mondo;
siamo in autunno, ma pare primavera.
Quei colibrì chiamati Gaia ed Elsa,
ai lor fattori abbelliscono l’ostello
col dolce viso e pur con lo stornello;
per i canuti avi la novella è eccelsa.
Germinati, così, i due attesi fiori,
delle giovani mamme dal soave aspetto
gioiscono gli occhi e i loro cuori,
mentre il tempo consolida l’affetto.
La Vita mi distacca e lascia spazio
a chi già, novello, mi si alterna.
Di gioie e di affanni io sono sazio,
il sole or cede il passo alla lanterna.

Nonno Gino Ragusa Di Romano
Dal mio libro inedito "BRIO E MALINCONIA"

Opera scritta il 03/11/2014 - 12:56

Da Gino Ragusa Di Romano

Letta n.1406 volte.

Grazie delle gentili parole ed un meritevole applauso ai vostri scritti.

Gino Ragusa Di Romano 06/12/2014 - 15:27

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Mi era sfuggita,auguri a questo nonno speciale e alle tenerissime nipotine ,una nuova nascita è sempre un raggio di Luce,la lanterna rimarrà accesa della loro VITA,complimenti GINO

genoveffa 2 frau 06/11/2014 - 19:53

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AUGURI, NONNO, a TE e LORO. Felice sono della tua gioia...con tanta bella immediatezza espressa...E della sazietà di dolori, entrambi dimentichiamoci...Ricordiamo solo che tutto è VITA da VIVERE, con AMORE!!! Vera

Vera Lezzi 04/11/2014 - 04:24

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