Ricordi quella sera?
I violini suonavano
Bach,
le rose scendevano
dai cortili colmi di notte,
il muschio su noi
miseri ambulanti.
Anagrammi di te
tra le nuvole della sera
vogliose di nuove albe.
Scesero i pensieri
a valle,
carichi di rose
e messaggi digitali.
Rincorremmo un mistero
da sciogliere
nelle infinite primavere
che ci restavano.
Opera scritta il 05/11/2014 - 19:46
Letta n.1310 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Deliziosa poesia, delizioso amore!
Chiara B. 07/11/2014 - 15:28
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Un amore che nasce tra rose e violini e viali da attraversare per mille primavere
la leggo così.
la leggo così.
Gio Vigi 07/11/2014 - 09:14
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Un bellissimo mistero da sciogliere
affrontando tante altre primavere,deliziosamente bella,complimenti Paolo,buona giornata
affrontando tante altre primavere,deliziosamente bella,complimenti Paolo,buona giornata
genoveffa 2 frau 06/11/2014 - 12:07
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