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Macerie, solo macerie nel mio cuore tremolante,
Che urla il suo lamento nel buio ansimante...
Vuoi ricomporre i pezzi, ma qui è troppo tardi,
Il FREDDO ci uccide, ci rende dei codardi.


Tra l'ansia di bellezza, ricchezza e armonia,
Smetto di respirare, rifiuto la mania
Di una massa indifferente e sorda,
Che sa solo di alta moda.


Io cado e la poesia è qui, a sostenere le mie lacrime di vetro,
A sciogliere il ghiaccio come un plettro,
Che scivola sulle corde bagnate
E copre la bellezza dell'estate.

La poesia è l'unica che sa di lutto,
Mentre il sindaco è muto...
Solo i nostri versi potranno riscattare
Questo tramonto di anime care.

Io soffro di ansia di mare,
Mi strugge un dolore colossale!
Pensando ai resti da buttare,
Mi è venuta quella voglia di ungermi col sale!
Dimenticare, partire, viaggiare...
Non amare, non sperare, non dormire,
Non gioire, non sentire, maledire,
Tenere duro,
Perché le scale non sono un posto sicuro.
Per nessuno.




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Poesia scritta il 25/08/2016 - 00:06
Da Lorena Aurelia Serban
Letta n.1112 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Bella complimenti

Sildom Minunni 25/08/2016 - 11:38

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Grazie!

Lorena Aurelia Serban 25/08/2016 - 09:35

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"La poesia è l'unica che sa di lutto"
già, prima o poi i riflettori si spengneranno e resterà solo il dolore
bella
complimenti!

laisa azzurra 25/08/2016 - 08:58

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Grazie mille,cara!

Lorena Aurelia Serban 25/08/2016 - 08:57

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Molto bella cara amica, mi ha colpito per il linguaggio particolare usato. Ho letto nella tua presentazione che ami la poesia, si capisce. Scrivi ancora, ti leggerò volentieri
Un abbraccio
Nadia
5*

Nadia Sonzini 25/08/2016 - 08:44

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