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La casa con la veranda sulla spiaggia

Mentre mi rado ho un trasalimento
nel vedere che dallo specchio
è svanito il giovinetto imberbe
che le posava le labbra sull’orecchio,
e scostandole i capelli fantasticava.
Al suo posto un uomo con la testa
rasata e molto di sé nascosto dietro
la barba incolta, e sogni in cartapesta.
Di te mi disse, quando la conobbi,
mi interessano i titoli nella tua libreria
e spettinarti i sensi; ma non potrò
restare più del tempo di qualche poesia.
Rimase a intiepidirmi la sedia
più di quanto potessi mai sperare.
Sapeva come scoprirsi il collo tirando
su i capelli, e la stavo a guardare.
Le sistemai una ciocca che volava
dalla chioma brunita, e nel suo vestito
leggero, stretto in vita, mosso dal vento
un dì mi lasciò, unica nota sullo spartito.
Mi piace camminare sulla battigia
d’inverno con il vento che mi spettina
la camicia, e in mano uno dei suoi libri
preferiti, così da intiepidirmi l’anima.



P.S. Avrebbe dovuto intitolarsi “Negletto” e
lasciarsi leggere il 23 aprile per la
giornata del libro, ma le cose cambiano…




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Poesia scritta il 29/04/2019 - 21:22
Da Mirko D. Mastro
Letta n.890 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Non l'avevo letta...
non ci manca niente, è bellissima...

Grazia Giuliani 03/05/2019 - 00:00

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Notevole. Molto ma molto piaciuta.

Carla Aita 01/05/2019 - 21:44

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Mastro
sei meraviglioso....
è decisamente una delle tue più belle
sono estasiata

laisa azzurra 30/04/2019 - 18:12

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Bellissima

Francesco Cau 30/04/2019 - 16:17

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Piaciuta moltissimo, è umana. Bravo!!!

Maria Isabel Mendez 30/04/2019 - 14:39

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