Aprendo un cassetto
soprapensiero,
in una foto ingiallita
in bianco e nero,
rimanendo seduta
all'ombra di un gelso
un'infanzia vissuta
declama il suo verso.
Da un pozzo d'acqua pura
o da uno scrigno fatato,
attinge e ricama
dal suo passato.
Immersa nel tramonto
con le mani stanche
il sorriso negl'occhi
e i capelli d'argento,
con la voce mi conduce
in un mondo antico
permeato di una luce
color del frumento.
Tra bachi da seta
di falene d'oriente,
da filare con arte
dopo la scuola;
tra panni infiniti
da lavare al torrente,
ad asciugare nel vento
con le bianche lenzuola;
ad una tavola imbandita
di latte e biscotti,
con figli e nipoti
e la felicità negl'occhi.
soprapensiero,
in una foto ingiallita
in bianco e nero,
rimanendo seduta
all'ombra di un gelso
un'infanzia vissuta
declama il suo verso.
Da un pozzo d'acqua pura
o da uno scrigno fatato,
attinge e ricama
dal suo passato.
Immersa nel tramonto
con le mani stanche
il sorriso negl'occhi
e i capelli d'argento,
con la voce mi conduce
in un mondo antico
permeato di una luce
color del frumento.
Tra bachi da seta
di falene d'oriente,
da filare con arte
dopo la scuola;
tra panni infiniti
da lavare al torrente,
ad asciugare nel vento
con le bianche lenzuola;
ad una tavola imbandita
di latte e biscotti,
con figli e nipoti
e la felicità negl'occhi.
Poesia scritta il 14/07/2019 - 14:28
Letta n.858 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Piacevole, sembra una canzone, che lascia il sogno negli occhi.
Teresa Peluso 15/07/2019 - 14:49
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Molto bella!!!!
Maria Isabel Mendez 15/07/2019 - 00:08
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...è musicale e lascia una bella sensazione...
Grazia Giuliani 14/07/2019 - 20:30
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Complimenti, la leggerò al mio bimbo più piccolo come filastrocca prima della nanna. Un saluto
Mirko (MastroPoeta) 14/07/2019 - 17:54
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