Lasciamo che il giorno muoia,
e la notte corra veloce .
Lasciamo l 'amore ai poeti ,
ai sognatori,
utopisti d'oggi e di ieri.
Che nascano nuovi fiori
sui campi di guerra .
UN cuore gentile
si liberi degli affanni,e sappia
trovare il suo ristoro.
Vola placido un gabbiano,
al far dell'alba
sparisce tra il ribollir della marina
nascosto dall 'ombra e sabbia.
Siano gai i fanciulli,
corrano nei verdi campi
ed un mutir di cannoni .
Sale dal colle la verginella
allo spirar di levante,
Quanto sei dolce gioventu'
che dai sapor alla vita.
Mi sia sempre caro quel
frullio d'ali di uccell fuggitivi
al tramonto,
mentre il rosseggiar del vespro
tinge le timidi nubi.
Sia sempieterno,il fruscio
del vento tra le verdi foglie,
che cantano melodiose
melodie,
rallegrando chi sa intender.
Muoia il pensier pigro
sia un'inno alla vita.
Gli amori trovino il posto nel mondo.
Non piu il lacrimar alla porta
d'amanti freddi,
che di cupido son in difetto.
Sia tenero il bacio
della madre,
pur quando siam di barba e pelo
coverti,
ma il viso non è mai pago
di quel bel sbaciucchio.
Le anime belle tornino
al primo luccichio
che han già vinto la seconda morte
Le brutte tacciono,.
gia il sonio del monito le imbroncia
dell'eterno sopir.
E tu pensier mio,
lascia questo corpo alla fine del giorno .
Corrado cioci
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