Quando il meriggio al fondo del silenzio
Quando il meriggio al fondo del silenzio
si svela pregno e languido d'estate,
romba, allora, remoto, un temporale
che appressa placar afa come assenzio.
si svela pregno e languido d'estate,
romba, allora, remoto, un temporale
che appressa placar afa come assenzio.
Si rintana la talpa, ondeggia il pino,
luccica al lampo il sasso e la sua pena,
guizza la riseria e il casolare
nella campagna colta di soppiatto.
Come poesia la pioggia arriva
fra lo stupore fermo di un cerbiatto
e il vento che conduce in altalena
foglie restie al viaggio, sulla riva.
Dopo la frode del riparo, andare,
certo, andare, sfidando il temporale
con lo stesso entusiasmo di un bambino
-voce infranta tra case abbandonate.
(L'immagine allegata è opera dell'autrice,"Meriggio d'estate", olio su tela).
Poesia scritta il 18/08/2025 - 16:25Letta n.324 volte.
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Commenti
E' sempre un piacere leggere le tue poesie 
Maria Luisa Bandiera 
19/08/2025 - 08:44 --------------------------------------
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