RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Il veleno che mi cura Sono appena rientrata nel mio appartamento. Ondeggio un po'come un surfista sulla sua tavola e arrivo a poggiare le chiavi su un mobiletto accanto al divano del salotto. Sono leggermente brilla,anzi ad essere onesta sono completamente ubriaca.
“Colpa sua” dice il mio cervello in preda all'alcool. Libero i miei piedi da quel fastidioso tacco 12 e lascio quei trampoli in mezzo alla stanza. Vivo da sola e non devo dare conto a nessuno. Il cappotto fa la stessa fine. A terra,sotto i miei piedi come il mio cuore spiaccicato sotto il suo 44. Sono in preda ad una crisi isterica. Sono furiosa,delusa e malinconica allo stesso tempo. Voglio correre e star ferma, urlare e stare zitta, piangere e...piangere. Perchè ora come ora non c'è nulla che mi faccia ridere. "Colpa sua" mi ripete questa volta il cuore che brucia come le anime all'Inferno. Sono sempre stata consapevole che lui mi avrebbe fatto del male. Ci sono certezze che nella vita non crollano mai. Queste è una di quelle. Se ... (continua) Anna Di Maio 01/02/2015 - 11:55 commenti 2 - Numero letture:1523
Il ventaglio di Siviglia IL VENTAGLIO DI SIVIGLIA
“ Si amavano. Pativano la luce, labbra azzurre nell'alba, labbra che escono dalla notte dura... “ Cinzia si era appoggiata alla parete, color albicocca , come sua madre l'aveva fatta pitturare, un mese prima, prima di morire, improvvisamente, come se un colpo di cimosa l'avesse cancellata dalla lavagna di grafite lasciando una leggera nuvola di polvere di gesso che sarebbe ricaduta a pioggia su chi la amava, acqua che nelle successive settimane si era per tutti trasformata in una fredda e spigolosa grandine. Cinzia era stata avvertita da un'amica di famiglia; Giada una domenica mattina le aveva telefonato, poche parole pronunciate lentamente, una lasciava presagire l'altra, il tono sempre più basso e grave, un silenzio lungo prima della chiusura della telefonata e … non solo. Erano passati due mesi da quel giorno, Cinzia dormiva, in quel periodo non era mai riuscita a trovare degno riposo nel suo sonno e, quando il telefono aveva squillato, sapendo che era d... (continua) Grazia Giuliani 02/03/2017 - 22:13 commenti 3 - Numero letture:1605
IL VENTO CAMBIA sentiva il rumore della risacca in lontananza. Aveva il cuore pesante. Il cielo grigio e plumbeo appariva proprio come i suoi pensieri. La testa la sentiva pesante, il vento gli arruffava i capelli. Si allontanò dalla veranda. Era un uomo solitario ma non avrebbe saputo dire se e quando lo fosse diventato, magari lo era sempre stato. Aprì il frigo e ne estrasse una lattina di birra. Incollò un lungo sorso. Ormai era un'abitudine, uscire fuori, sentire il rumore del mare, guardare il cielo, rientrare e prendere una birra. Non sentiva il sapore di nulla, non aveva neanche voglia di bere. Incollò un secondo sorso di birra, in quel posto la vita era solo un'insieme di abitudini, stupide abitudini. Aveva deciso di allontanarsi dalla vita caotica della città, ma iniziava a credere di aver fatto una stupidaggine: era andato a rinchiudersi in una cittadina di provincia. Cosa aveva sperato di trovare? Pace? Silenzio? La risposta alle sue domande? Non lo sapeva. Incollò un terzo sorso di birra e... (continua)
Marirosa Tomaselli 02/01/2016 - 12:24 commenti 1 - Numero letture:1215
IL VENTO DI FINE ESTATE la spiaggia era animata da musica e chiacchiere, ma Jhon e Lisa, ci facevano poco caso, avevano altro a cui pensare mentre camminavano sulla riva tenendosi per mano. Di tanto in tanto si guardavano negli occhi o si fermavano a guardare il mare o il cielo, rischiarato di stelle. Si conoscevano da tanto, ma il loro amore era nato solo da poche ore, oppure erano loro ad essersene accorti solo allora.
Certi amori nascono così, all'improvviso come il fulmine, altri rimangono sopiti per anni, maturano nel silenzio e poi ti spiazzano con la forza di un uragano. E questo era successo a loro. Avevano passato l'estate insieme, come ogni anno, loro e altri amici, e proprio come succedeva ogni anno, in agosto avevano organizzato una festa per la fine dell'estate. Ma quell'anno era stato diverso, addirittura l'aria aveva un sapore diverso. Già nel pomeriggio, mentre aiutavano coi preparativi, c'era tra loro una corrente che li univa, ma nel tempo stesso li divideva. Ad un certo punto tutti indaffa... (continua) Marirosa Tomaselli 05/07/2016 - 11:16 commenti 2 - Numero letture:1390
Il vero motivo per il quale il mare va in burrasca Il mare rifletteva la luna, la luna lo amava
Lei lo rendeva vivo, lui viveva e si muoveva per lei.
Daniel Bertuolo 28/08/2015 - 09:14 commenti 2 - Numero letture:1401
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Il volo di un angelo Si era trasferita da poco in una piccola località di mare, molto tranquilla, non certamente meta di turisti che di solito affollano le spiagge. Ma il paesaggio, nell'insieme, era uno spettacolo da togliere il fiato. Le alture a strapiombo si calavano a picco nel mare, tanto da rendere difficoltoso l’ accesso alla riva. Sembravano giganti buoni che proteggevano, con i loro fianchi, un mare pulito e cristallino, che in trasparenza, ti permetteva di intravedere i pesci che guizzavano felici; la rena bianca, sottile, nascondeva conchiglie come gioie da conservare. Sulla distesa azzurra, piccole imbarcazioni a vela, facevano da cornice, mentre voli di gabbiani nel cielo creavano balli, in perfetta sincronia.
Angelica, questo era il suo nome, aveva scelto questo luogo così magico, per poter ritrovare se stessa. Avvertiva da diverso tempo, un sottile malessere e un’ insoddisfazione che la stava logorando. Serpeggiava nella sua mente, l’ idea che fosse una perdente. Percorreva con ostinazio... (continua) Anna Rossi 22/04/2021 - 02:57 commenti 7 - Numero letture:911
Immensamente amore Ti chiedo scusa
se molto spesso faccio errori futili ti chiedo scusa se sono debole e a volte non riesco ad essere al tuo pari ti chiedo scusa se mi chiudo a riccio volendo evitare dei problemi ti chiedo scusa se alla prima difficoltà mollo ti chiedo scusa se sembro forte, ma sono più debole di un ramo secco esposto al vento ti chiedo scusa se a volte ti faccio dubitare di aver scelto la persona sbagliata ti chiedo scusa se non porto sempre il sole nelle tue giornate ti chiedo scusa se a volte ti accuso di cose che dipendono solo da me ti chiedo scusa se sono vulnerabile agli eventi della vita ti chiedo scusa se spesso mi focalizzo sulle cavolate Ma voglio ringraziarti per starmi sempre vicino per supportarmi e sopportarmi ogni singolo giorno nonostante tutto. Non posso chiederti scusa di ciò che provo esso va oltre ogni immaginazione. Posso solo dirti grazie di farmi suscitare in me questo immenso sentimento di candore che si chiama amore.... (continua) Sara Bruschi 18/01/2024 - 17:38 commenti 0 - Numero letture:429
Immortali Immortali
L’uomo, biondo e prestante con indosso una giacca da camera color rosso porpora, deambulando lentamente con fare meditabondo, attraversò il salone arredato con mobili dalle linee rigorose, di colore bianco, come le pareti e il pavimento. vecchio scarpone 01/10/2017 - 18:09 commenti 0 - Numero letture:1207
Imparare ad amare Ti vedo sai, c'è il fiume che scorre e tu immobile che fissi il vuoto, i piedi rinfrescati dall'acqua, il suono della natura.
Dio! se solo Dio udisse il suono della natura. Ma tu sei lì con le tue orecchie che tutte le onde catturano. Ma tu sei lì con il tuo sguardo, che piano piano inizia a corrugarsi e poi, le labbra a mordersi, e poi, i pugni chiusi premono sulle vene il sangue bolle, sei furiosa, incazzata, Ti senti dannata e invece, sei solo bellissima. Resisti ancora un pò, trattieni il respiro, Trattieni tutto, Un armadio che non si chiude ma alla fine, L'apnea è solo un trucco, e quando il Sole è alto, abbastanza alto, il tuo mura crolla, E cedi, lo sguardo mette a fuoco il centro del fiume, piccoli pesci danzano con le onde. La schiuma dell'acqua è densa al punto giusto, E' seme, è vita. E poi cedi un altro pò, lo sguardo cerca di nuovo il centro del fiume ma adesso tutto è sbiadito, perchè i tuoi occhi diventano sorgente, sgorga acqua minerale dal ver... (continua) Bruno Gais 02/01/2018 - 15:38 commenti 1 - Numero letture:1263
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