RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il ventaglio di Siviglia


IL VENTAGLIO DI SIVIGLIA
“ Si amavano. Pativano la luce, labbra azzurre nell'alba, labbra che escono dalla notte dura... “
Cinzia si era appoggiata alla parete, color albicocca , come sua madre l'aveva fatta pitturare, un mese prima, prima di morire, improvvisamente, come se un colpo di cimosa l'avesse cancellata dalla lavagna di grafite lasciando una leggera nuvola di polvere di gesso che sarebbe ricaduta a pioggia su chi la amava, acqua che nelle successive settimane si era per tutti trasformata in una fredda e spigolosa grandine.
Cinzia era stata avvertita da un'amica di famiglia; Giada una domenica mattina le aveva telefonato, poche parole pronunciate lentamente, una lasciava presagire l'altra, il tono sempre più basso e grave, un silenzio lungo prima della chiusura della telefonata e … non solo. Erano passati due mesi da quel giorno, Cinzia dormiva, in quel periodo non era mai riuscita a trovare degno riposo nel suo sonno e, quando il telefono aveva squillato, sapendo che era d... (continua)

Grazia Giuliani 02/03/2017 - 22:13
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IL VENTO CAMBIA


sentiva il rumore della risacca in lontananza. Aveva il cuore pesante. Il cielo grigio e plumbeo appariva proprio come i suoi pensieri. La testa la sentiva pesante, il vento gli arruffava i capelli. Si allontanò dalla veranda. Era un uomo solitario ma non avrebbe saputo dire se e quando lo fosse diventato, magari lo era sempre stato. Aprì il frigo e ne estrasse una lattina di birra. Incollò un lungo sorso. Ormai era un'abitudine, uscire fuori, sentire il rumore del mare, guardare il cielo, rientrare e prendere una birra. Non sentiva il sapore di nulla, non aveva neanche voglia di bere. Incollò un secondo sorso di birra, in quel posto la vita era solo un'insieme di abitudini, stupide abitudini. Aveva deciso di allontanarsi dalla vita caotica della città, ma iniziava a credere di aver fatto una stupidaggine: era andato a rinchiudersi in una cittadina di provincia. Cosa aveva sperato di trovare? Pace? Silenzio? La risposta alle sue domande? Non lo sapeva. Incollò un terzo sorso di birra e... (continua)

Marirosa Tomaselli 02/01/2016 - 12:24
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IL VENTO DI FINE ESTATE


la spiaggia era animata da musica e chiacchiere, ma Jhon e Lisa, ci facevano poco caso, avevano altro a cui pensare mentre camminavano sulla riva tenendosi per mano. Di tanto in tanto si guardavano negli occhi o si fermavano a guardare il mare o il cielo, rischiarato di stelle. Si conoscevano da tanto, ma il loro amore era nato solo da poche ore, oppure erano loro ad essersene accorti solo allora.
Certi amori nascono così, all'improvviso come il fulmine, altri rimangono sopiti per anni, maturano nel silenzio e poi ti spiazzano con la forza di un uragano. E questo era successo a loro. Avevano passato l'estate insieme, come ogni anno, loro e altri amici, e proprio come succedeva ogni anno, in agosto avevano organizzato una festa per la fine dell'estate. Ma quell'anno era stato diverso, addirittura l'aria aveva un sapore diverso. Già nel pomeriggio, mentre aiutavano coi preparativi, c'era tra loro una corrente che li univa, ma nel tempo stesso li divideva. Ad un certo punto tutti indaffa... (continua)

Marirosa Tomaselli 05/07/2016 - 11:16
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Il vero motivo per il quale il mare va in burrasca


Il mare rifletteva la luna, la luna lo amava

Lei lo rendeva vivo, lui viveva e si  muoveva per lei.


Lei lo irradiava coi suoi dolci raggi, lui ricambiava disegnando vortici di soffice schiuma infrangendosi sugli scogli.


Arrivarono delle nuvole a coprire la luna, che si sforzava di creare più luce per far sapere al suo amato che lei c'era anche se lui non la poteva vedere.


E lui si ingrossava,  scagliandosi sempre più violentemente contro la terra, si infuriava, prendendo sempre più rincorsa, generando onde sempre più alte, voleva raggiungere il cielo.


Ma non era arrabbiato con la sua amata, mai le avrebbe fatto del male, lui voleva semplicemente lavare dal limpido cielo quell'obrobrio nero e cupe che stava impedendo loro di amarsi.


Luna non capiva, a volte si impauriva per tale furia, ma era devota e davvero innamorata del suo mare, così al passare delle nuvole, lei si tranquillizzava,  e il mare tornava mansueto.


Da sempre nuvole oscurano il cielo, sem... (continua)


Daniel Bertuolo 28/08/2015 - 09:14
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il volo di un angelo


Si era trasferita da poco in una piccola località di mare, molto tranquilla, non certamente meta di turisti che di solito affollano le spiagge. Ma il paesaggio, nell'insieme, era uno spettacolo da togliere il fiato. Le alture a strapiombo si calavano a picco nel mare, tanto da rendere difficoltoso l’ accesso alla riva. Sembravano giganti buoni che proteggevano, con i loro fianchi, un mare pulito e cristallino, che in trasparenza, ti permetteva di intravedere i pesci che guizzavano felici; la rena bianca, sottile, nascondeva conchiglie come gioie da conservare. Sulla distesa azzurra, piccole imbarcazioni a vela, facevano da cornice, mentre voli di gabbiani nel cielo creavano balli, in perfetta sincronia.

Angelica, questo era il suo nome, aveva scelto questo luogo così magico, per poter ritrovare se stessa. Avvertiva da diverso tempo, un sottile malessere e un’ insoddisfazione che la stava logorando. Serpeggiava nella sua mente, l’ idea che fosse una perdente. Percorreva con ostinazio... (continua)


Anna Rossi 22/04/2021 - 02:57
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Immensamente amore


Ti chiedo scusa
se molto spesso faccio errori futili
ti chiedo scusa se sono debole e a volte
non riesco ad essere al tuo pari
ti chiedo scusa se mi chiudo a riccio
volendo evitare dei problemi
ti chiedo scusa se alla prima difficoltà
mollo
ti chiedo scusa se sembro forte, ma sono
più debole di un ramo secco esposto al vento
ti chiedo scusa se a volte ti faccio dubitare
di aver scelto la persona sbagliata
ti chiedo scusa se non porto sempre il sole
nelle tue giornate
ti chiedo scusa se a volte ti accuso di cose
che dipendono solo da me
ti chiedo scusa se sono vulnerabile agli
eventi della vita
ti chiedo scusa se spesso mi focalizzo
sulle cavolate
Ma voglio ringraziarti per starmi sempre vicino
per supportarmi e sopportarmi
ogni singolo giorno
nonostante tutto.
Non posso chiederti scusa di ciò che provo
esso va oltre ogni immaginazione.
Posso solo dirti grazie di farmi suscitare in me
questo immenso sentimento di candore
che si chiama amore.... (continua)

Sara Bruschi 18/01/2024 - 17:38
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Immortali


Immortali

L’uomo, biondo e prestante con indosso una giacca da camera color rosso porpora, deambulando lentamente con fare meditabondo, attraversò il salone arredato con mobili dalle linee rigorose, di colore bianco, come le pareti e il pavimento.
Raggiunse la parete di fondo, afferrò la maniglia della porta la aprì ed entrò nella camera attigua, richiudendola subito dopo alle proprie spalle. Strideva non poco l’atmosfera gotica della biblioteca, contigua all’ambiente chiaro e luminosissimo lasciato alle spalle poc’anzi.
L’uomo osservò i libri ben allineati sui ripiani, ne trasse un voluminoso testo dalla copertina in pelle finemente decorata, lo appoggiò sopra al leggio sistemato al centro della sala e, delicatamente, lo aprì. Poi si arrestò, immobile, in piedi con il capo reclinato in avanti nell’atto di decifrare i caratteri del libro, illuminati dalla piccola lampada del leggio: unica fonte di luce dell’ambiente.
L’aprirsi della porta spezzò il religioso silenzio nel quale si... (continua)


vecchio scarpone 01/10/2017 - 18:09
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Imparare ad amare


Ti vedo sai, c'è il fiume che scorre e tu immobile che fissi il vuoto, i piedi rinfrescati dall'acqua, il suono della natura.
Dio!
se solo Dio udisse il suono della natura.
Ma tu sei lì con le tue orecchie che tutte le onde catturano.
Ma tu sei lì con il tuo sguardo, che piano piano inizia a corrugarsi
e poi,
le labbra a mordersi,
e poi,
i pugni chiusi premono sulle vene
il sangue bolle, sei furiosa, incazzata,
Ti senti dannata e invece, sei solo bellissima.
Resisti ancora un pò, trattieni il respiro,
Trattieni tutto,
Un armadio che non si chiude
ma alla fine,
L'apnea è solo un trucco,
e quando
il Sole è alto, abbastanza alto,
il tuo mura crolla,
E cedi, lo sguardo mette a fuoco il centro del fiume, piccoli pesci danzano con le onde.
La schiuma dell'acqua è densa al punto giusto,
E' seme, è vita.
E poi cedi un altro pò, lo sguardo cerca di nuovo il centro del fiume ma adesso tutto è sbiadito, perchè i tuoi occhi diventano sorgente,
sgorga acqua minerale dal ver... (continua)

Bruno Gais 02/01/2018 - 15:38
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In cammino...


Ho scritto un libro che resterà nella "mia" memoria e, forse, in quella di pochi altri…

È un libro che parla di me, di mia madre, mia nonna, mia figlia….troppo personale per essere diffuso, troppo “semplice”, per essere apprezzato…

E' un testo legato all’importanza del “cammino”, non necessariamente fisico, ma piuttosto quale percorso di vita…

Mia madre è nata in un paese delle colline marchigiane…l’inverno, nevicava e lei non mancava di raccontarmi dei geloni ai piedi, delle scarpe che, troppo spesso, mancavano, della povertà….

Era bellissima, il 19 dicembre avrebbe festeggiato 51 anni di matrimonio…manca da 18 anni, ormai…

Ma quel che vorrei ricordare con voi, era lo spirito del Natale di allora, almeno della povera gente. Raccontava, non c’erano balocchi, non c’erano tavole imbandite, non c’era lo sfarzo e l’esibizionismo…ma c’era la condivisione, la bellezza dello stare insieme, di dividersi a spicchi un mandarino, di danzare al tepore lieve di un camino, d... (continua)


laisa azzurra 20/12/2017 - 13:58
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