RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Alieni


Non sono mai stato affascinato dal paranormale o dagli Ufo o cose simili, anzi, per me, erano tutta una serie di sciocchezze, buone per i soliti creduloni o ingenui.
Quando ero ragazzino Mario, un mio vicino di casa, mi raccontò di aver visto un Ufo nelle campagne dello zio, risi talmente tanto che lui ci rimase così male che mi levò la parola per un mese.
Quello che mi accadde quell'inizio mattina di dicembre era fuori da ogni logica.
Ero in auto, percorrevo la statale diretto verso un centro commerciale, la radio era al solito canale di musica italiana.
Una luce.
Una strana luce apparve all'improvviso da dietro una collinetta.
Inizialmente pensai ad un elicottero, solo che non c'era rumore, il che era molto insolito.
La luce divenne fortissima.
La radio smise di funzionare, poi, anche l'auto iniziò a fermarsi.
Mi ritrovai fermo in mezzo alla strada.
Il buio era scomparso per fare posto a questa strana e potente fonte luminosa.
Non credendo agli Ufo, pensai ad un mezzo mili... (continua)

Massimiliano Casula 11/05/2011 - 16:36
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Aria


I
- Domani devo andare a Tirano, con il carro – annunciò Giacomo.
- In te, non ci andrei – disse Dino.
- Perché?
- Perché domani passa il Pippo.
- Ma è passato ieri.
- No, ti sbagli: l’altro ieri.
Giacomo divenne pensieroso, estrasse dalla logora giacca un sacchetto di tabacco e le cartine. Silenziosamente si preparò una sigaretta, mentre l’amico guardava nel bicchiere semivuoto che teneva fra le mani. Solo due lampadine illuminavano il locale. Nella piccola osteria, quella sera di novembre, non c’erano che loro due, come avventori.
La Carla, una ragazzetta di dodici o tredici anni, stava al banco e asciugava pigramente dei bicchieri. Dopo l’ora di cena ci sarebbe stato più movimento. Il coprifuoco non interessava un paesino come Stazzona.
- Ma! – fece Giacomo, dopo avere acceso la sigaretta. – A pensarci bene, che cosa me ne frega del Pippo?
Dino vuotò il fondo del bicchiere, fece schioccare la lingua e disse:
- Ah, certo, non sei un obie... (continua)

Giuseppe Novellino 30/03/2016 - 19:25
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Capitolo 1. Tre Di Notte ( Tratto dalla mia storia, Anastasia: La Donna In Nero)


 

Tuona e piove ormai da un po di ore, e la lancetta del mio orologio Tissot segna le tre di notte precise e ancora non riesco a prendere sonno, probabilmente per il fatto che io sono in grado di rimanere sveglio fino a tarda ora e perché la mia insonnia mi perseguita da una vita, tanto da rendermi un nottambulo incallito. Ci sono giorni in cui rimango sveglio per tutta la notte, per poi addormentarmi all'alba, come se fossi un vampiro.

Dal momento che i miei occhi sono ancora fin troppo lucidi e la mia mente non presenta nemmeno l'un per cento di stanchezza, ho deciso di sedermi sulla sedia della mia scrivania e riflettere su quello che intendo fare per far passare il tempo, in modo che non mi accorga della sua lentezza quando ci si annoia a morte.

E' ormai da mezz'ora che sono seduto su questa sedia, con la testa chinata in direzione del mio diario, posto sul vetro lucido della mia scrivania, circondato dal silenzio e sopratutto abbracciato dalla quasi totale assenza di luc... (continua)


Claudio Renna 29/04/2019 - 13:26
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Chi siamo?


Ho visto e sentito molte persone dire frasi d'effetto..
molti sono pieni dei loro "ma"....e i loro "se".
Certi usano frasi estrapolate da libri scritti...da altri uomini,per sembrare intelligenti...
Ma noi CHi SIAMO?
Noi siamo un bicchiere vuoto quando nasciamo...e i suoni intorno a noi...i colori ..i profumi...cominciano a costruire una memoria.
Molti sono convinti di "essere eletti"
Che Dio ha scelto proprio loro...
Non capiscono che se fossero nati in russia ,o india o afganistan,la loro religione non sarebbe quella....il loro dio sarebbe un altro,i loro pensieri sarebbero guidati da cio che i genitori hanno insegnato.
Noi siamo un hardware....quando nasciamo,non cè libero arbitrio....
Noi crediamo di fare scelte...ma le nosre scelte sono state già decise.
E quando andiamo o cerchiamo davvero il nostro io...ci chiamano ribelli...
I genitori...dicono:"mi hai deluso"!
E se non sei forte...torni come una tigre nella sua gabbia di 2 me... (continua)

Claudio Abbinante 26/02/2015 - 12:06
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Chiacchierata


<< Potevi vivere molte vite,invece ne hai vissuta una sola>> <<Lo so ho sempre sperato di viverne molte invece sono rimasto qui,le possibilità a volte si chiudono>>
<<Potevi essere idraulico a Roma,o professore alla Sorbona>> <<Lo so tuttavia è un caso, nessuno sceglie in fin dei conti le cose stanno come stanno,quando arrivi al mondo non scegli mica>>
<<Di infinite possibilità e paesi sei capitato proprio qui>> <<Si non ha senso,o forse se esiste un dio per lui era il posto migliore ti ripeto non siamo noi a scegliere dove nascere>>
<<Io tiro avanti così,ma i consigli li seguo più poco,mi rompono solo un pò.Hai fatto bene, hai fatto male.
Secondo me non servono a niente poi ti fanno soffrire un bel po’>>
Il ragazzo riprese ad affaccendarsi senza pensare ,i suoi piccoli lavori,la famiglia.
Era contento di aver far fatto una chiacchierata, ogni tanto rincontrava questa sua voce con cui parlare.
Q... (continua)

Daniele Foglini 27/02/2017 - 16:36
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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El Camino de Santiago


El Camino de Santiago

Indaffarato come non mai, dalla scrivania del suo ufficio impartiva ordini a destra e a manca.
Chiamava poi richiamava assistenti a collaboratori stressandoli sino al limite di rottura.
Gli rimanevano poco più di due ore per sistemare i suoi affari, dopodiché avrebbe affidato le chiavi dell’ufficio all’amico e socio, Alfio, e avrebbe preso il volo per un mese; forse due, o anche più; non si era posto nessun limite temporale, sarebbe tornato solo quando, e se, avesse sistemato il suo disagio interiore.
Aveva deciso di dare una svolta alla sua vita, e avrebbe cercato il nuovo sé stesso fino alla fine della terra. Avrebbe rimesso piede nel suo ufficio, ci fosse voluto anche più di un anno, solo quando avesse trovato il modo di rendere meno vampiresca, più umana, la gestione del lavoro e, di riflesso, il rapporto con i clienti.
Doveva assolutamente trovare il modo di affrancarsi dalla dipendenza che lo legava a doppio filo al dio denaro. Compito, se non improbo... (continua)


vecchio scarpone 27/09/2018 - 18:57
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Entro...


Inutile bussare, entro nel tuo mondo con le scarpe, poi mi sfilo il rosso, entro scalza nel tuo mondo.

Mi cattura quel disordine strano tra spazi vuoti e spazi colmi, come due bicchieri con la traccia di labbra posate, che sanno di vino e di rossetto.
Beh che dire?
Oramai sono entrata e scruto il tuo mondo strano, che m'affascina
nel disordine di un divano,
verde come l'erba di quel prato dove ruzzolavo da bambina per accarezzare la magia che mi scorreva nella vene e il cuore faceva le capriole/
felice di sentire il profumo della rugiada tra un fiore e quel senso di cielo che stava sopra la mia testa,
per scoprire che il tuo esserci era anche il mio.
Ascoltavo parole sussurrate piano, il senso si perdeva, ma tornava strano.
Tu follia nella poesia, catturata da te che scrivevi sulla pelle, ferite e tormenti.
E poi il senso bizzarro di quelle curve, ma non erano strade era solo giocare a far la vita,
nel silenzio e nel mistero che ci spingeva a cogliere quel fiore per... (continua)


Margherita Pisano 05/09/2019 - 17:54
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