RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Il diavolo...sotto le lenzuola Sono le sette e mezza del mattino. La nostra casa (di mia moglie e mia) è avvolta ancora nel più assoluto silenzio, quando suona la sveglia. Allungo un braccio, quasi con stizza, per far tacere quella che, più che una suoneria, mi sembra il suono della tromba della carica del settimo cavalleggeri. Mi giro e metto le braccia dietro la testa ancora stordito. Abbiamo fatto tardi ieri sera. Si sveglia anche mia moglie, dobbiamo andare a lavorare, o, quantomeno, dovremmo se trovassimo la forza di alzarci. Meno male che facciamo un lavoro autonomo e siamo i capi di noi stessi ! Lei mette una mano sul mio petto e si avvicina.
• ~ Amore, sei sveglio ? Dobbiamo alzarci ma non ne ho voglia, stamane. Ora però si è avvicinata troppo ! Sento la sua pelle calda contro la mia e...scusatemi, io appartengo alla categoria degli uomini molto sensibili. Il corpo di una donna mi fa senso. No, non in quel senso...cioè nel senso che...Va bene, lasciamo stare, avete capito. Ovviamente mi riferivo al corpo d... (continua) ![]() ![]() ![]()
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IL GOBBO C’era un gobbetto che piangeva a fiotti
sulla disgrazia che lo accompagnava. Io l’ho sentito che si lamentava, l’ho sopportato per parecchie notti. Una sera passava a piazza Tuscolo sempre piangendo, povero infelice, uno lo ferma e, senti che le dice: -Perché piangi? Per togliere quel...muscolo c’è una cura che ti va benone e dura almeno un mese e poi finisce: tre volte al giorno e tutto ti sparisce con una strofinata d limone. Tre volte al giorno, però stai attento: la devi strofinare per mezz’ora, mattina pranzo e cena! E certo allora ti sparirà la gobba in un momento.- Al gobbo gli si accese la speranza. Pensando a quell’amico che era morto sotto la gobba, si infilò in un orto dove ci son limoni in abbondanza. Approfittò del fatto che era festa e che l’orto quel giorno era deserto, coglieva i limoni così svelto che in due minuti ne riempì una cesta. E così il gobbo la mattina appresso, con la fiducia quasi illimitata, incominciò la prima s... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Il matrimonio degli altri Tra me ed un invito di matrimonio faccio passare tanta roba ma un cugino che vola a nozze resta duro da schivare.
La cerimonia resta lontana quanto un sogno dal risveglio. Quasi mezzogiorno, il termoauto segna 36 gradi e c'è da credergli. La bestemmia che recito dentro è tenuta a bada dal padre dello sposo in onda sul mio retrovisore. 5 in macchina, perchè la famiglia grande ed allargata si chiama Sicilia. Io guido e sudo sino al mausoleo, direttrice Nomentana. I pochi presenti lanciano ombre affilate sull acciottolato della piazzola. Non so come, ma provo pietà per un paio di loro. Sudato e in anticipo, tiro boccate d'aria afosa che sanno di aperitivo all inferno. Fa caldo, tanto caldo. Siedo sull' unica panchina risparmiata da un sole assassino e fumo, ignaro che sto per scontare la prima croce della giornata. Due tipe sulla 70ina mi chiedono un po' di spazio per smezzare quel po' di ombra che avanza. Alzo gli occhi e non ci credo: sembrano figure sbucate dal buco di culo di qu... (continua) ![]() ![]() ![]()
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IL PAESE DEGLI ASINI E DEL GERUNDIO FERDINANDO Assistiamo sempre più spesso, nei (sempre più rari) contatti frettolosi con persone della nostra quotidianità lavorativa e non, al degrado del loro modo di parlare che evidenzia sempre più spesso lacune lessicali anche sulle nozioni più semplici.
Basta poi guardare qualche programma televisivo di giochi a premi per ascoltare persone impreparate su argomenti anche banali, soprattutto geografia (non sanno collocare le nazioni principali, per non parlare della “tramontana” spacciata per vento dell’ovest o di Lodi confuso con Todi ecc.) che pronuncia espressioni storpiate, aggettivi a sproposito e verbi mal coniugati. Tutti parlano di argomenti nei quali sono poco o per nulla informati e si erigono a depositari di verità assolute. Il ceto produttivo e i pensionati sono in balia delle verità dettate dai giornali più importanti (pure loro con strafalcioni linguistici) che “orientano” l’opinione pubblica rimpinzandola dal mattino alla sera di bufale inverosimili (più famose come fake ne... (continua) ![]() ![]() ![]()
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