RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

11 Settembre 2001


L’avevano rapita tre giorni prima, nei pressi del Emirates Office di Dubai, di ritorno dal set in cui si era concluso il suo documentario. Erano mesi che faceva riprese, raccoglieva fotografie e testimonianze sull’attentato del 1993 al World Trade Center. Ricordava molto bene le parole del direttore di Al Jazeera: ti perseguiteranno con ogni mezzo lecito o illecito, se realizzerai questo film. Devi augurarti di non arrivare nemmeno a un chilometro dalla verità. Ma non le aveva detto che sarebbe stata uccisa prima di averlo montato. E non riteneva di aver scoperto abbastanza. Il suo sequestro era l’unica cosa che le faceva sospettare il contrario. Quegli uomini erano lì perché, come lei, conoscevano verità scomode? Avevano ficcato lei e l’altra donna sotto a una doccia perenne, tiepida, dentro a un quadrato due metri per due. I polsi legati dietro alla schiena. Vestite. Si decise ad aprire gli occhi e li orientò sulla barriera d’acqua. La fi... (continua)

Savino Spina 27/08/2016 - 01:37
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Albert Voss 1944


Sono tornato in Germania alla fine del 1941.
Ero molto combattuto se restare a Seattle, dove in pratica ho sempre vissuto, o tornare a Arnsberg, dove sono nato.
Alla fine, convinto da alcuni parenti, partiti qualche tempo prima di me, e da alcuni comportamenti scorretti nei miei confronti da parte di alcuni colleghi e presunti amici, i quali, tra l'altro, non mi identificavano come uno di loro ma come “il tedesco”, ho preso la decisione di tornare.
Sono stato in diversi fronti, soprattutto nell'Europa dell'Est poi, dopo l'entrata in guerra degli americani e l'apertura del fronte occidentale, sono finito a fare l'interprete per l'esercito.
Una volta mi capitò un sergente di Seattle.
Curiosamente abitava non lontano da dove abitavo io ma non l'avevo mai incontrato prima.
Lui rimase sorpreso nel sentirmi parlare addirittura col suo stesso accento.
Cercai di ottenere qualche informazione ma non disse nulla, anzi, confidando nel fatto che gli altri presenti non capivano, o capivano ... (continua)

Massimiliano Casula 21/09/2020 - 16:52
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Alboran


Stavolta Berthold non avrebbe fatto ritorno, voleva chiudere con la guerra prima che fosse troppo tardi per salvare le penne.
Dopo l’incursione col suo Messerschmitt, si era staccato dalla formazione aerea per andare a consegnarsi agli spagnoli nell’isola di Alboran, piccola ma bastevole per un atterraggio.

Aspettava di scorgerla all’orizzonte tra il cielo e il mare increspato.
Gli apparve “come una splendida utopia”: bella, accogliente e priva di foschia. Sembrava una portaerei, fatta per un atterraggio.
Gli inglesi, però, non sapevano le sue intenzioni, e abbatterono l’aereo quando si apprestava ad atterrare.

Lo raccolsero gli spagnoli e lo seppellirono nel piccolo cimitero di Alboran: la terza tomba è la sua.... (continua)


Glauco Ballantini 06/10/2022 - 11:23
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Antoine e il Piccolo Principe


Cara PP
Anche se non metti la data su Facebook, non puoi negare la tua veneranda età, il doppio numero perfetto va festeggiato, anche da emigrante, d'altra parte il Piccolo Principe migra di pianeta in pianeta. E' il suo destino.
Auguri di buon compleanno,
Antoine

Antoine carissimo,
Non sai che gioia leggerti. Sei stato il primo, famiglia a parte, e non è poco. Davvero. Grazie.
Qui sull'asteroide c'è grossa crisi, a tratti. La sabbia scivola via, scappa tra le dita. Si cerca di non pensarci, di vivere alla giornata, come se fosse tutto un infinito presente di gioventù, con tutte le strade ancora aperte. Poi arrivano certi giorni che non ti lasciano scuse, ti costringono con le spalle al muro sbattendoti in faccia le responsabilità e tutte le strade che non hai preso.
Menomale che domani sarà di nuovo il mio non compleanno.
Grazie, amico mio.
Un abbraccio.

Cara Piccolo Principe
Non mi fare preoccupare, non hai ancora l'età dei bilanci.
Ti ricordi una ventina di anni fa’,... (continua)


Beppe Billi 16/11/2021 - 08:46
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C.N. MUORE A 25 ANNI


C. N., romana di nascita ma residente a Benevento.
Diplomata a 17 anni in violino con 110 e lode.
All’età di 21 anni nominata direttore artistico dell’orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia di Benevento.
A 22 anni le viene diagnosticato un melanoma.
Non rivelò a nessuno la sua malattia.
Proseguì la sua carriera di violinista.
Nell’aprile 2012 apri un Blog anonimo, con il quale assisteva molte persone malate.
Il suo cammino spirituale si rafforzò dopo l’ascolto dell’omelia della Domenica delle Palme, in cui papa Francesco affermava: “ Voi giovani dovete portare la croce con gioia”.

Gli scrisse: caro papa Francesco, tu mi hai cambiato la vita”.
Il 4 marzo a Milano, al risveglio da un coma, scoprì di aver ricevuto in dono un’adesione totale a Cristo.
Scrisse: io sono guarita nell’anima.
Ho riaperto gli occhi ed ero un’altra…”Questo è un miracolo”.
C’è un disegno più grande, perché ora finalmente sono sana dove non lo ero da due anni, cioè dentro, nell’anima.
... (continua)


Carmine De Masi 03/07/2022 - 13:29
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Cap 1- Pensando( Da Balto, il Coraggio dell\'Italia, la mia storia)


È difficile...è veramente difficile mettere insieme i frammenti di una vita e cercare di raccontare tutto senza tralasciare un dettaglio, non trovate?
Ormai sono arrivato a 83 anni , e un giorno di questi ultimi anni avvenire, io porterò con me tutto quello che ho vissuto, tutti i pezzi della mia esperienza.
Appunto, prima che giunga la Morte, io chiudo gli occhi per un'po e penso " Per cosa ho veramente vissuto? Per quale causa, fede, ho dato il mio cuore? Per cosa o per chi mi sono battuto? Per cosa, veramente, siamo andati sulle montagne per combattere la Wermacht e i fascisti? Per cosa noi siamo andati in Africa a morire ad El Alamein? L'abbiamo fatto perché era veramente lo spirito italiano che ci spingeva a combattere, o semplicemente perché ce l'hanno ordinato? Per quale motivo abbiamo accettato di dare le chiavi ad un unico padrone e di indossare, ai polsi, le catene? La parola libertà, col tempo, sì è dimenticata, è rimasta impressa in noi, oppure sapevamo il significat... (continua)

Claudio Renna 28/06/2015 - 00:41
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CELEBRITÀ STORICHE UCRAINE. IL PRINCIPE HELG.


Opera non ancora approvata!

Ivan Petryshyn 25/06/2017 - 21:26
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Ci fu veramente una stella ad annunciare il Messia.


LA STELLA CHE ANNUNCIO’ IL MESSIA

Nel 3753 del calendario ebraico, 746 Ab Urbe Condita a Roma, in Israele c'era sicuramente un notevole fermento.
Un'antica profezia di Daniele (Dan.9,25) affermava che il Messia si sarebbe manifestato entro poco più di una trentina di anni da quella data.
Perciò poteva essere già nato, oppure potevano mancare pochi anni alla sua nascita.
Ma un evento insolito che si verificava in un punto del cielo in cui, secondo gli annali astronomici del tempo, era avvenuto una sola volta, 974 anni prima, quando regnava il re Davide, faceva ritenere agli astronomi, e sicuramente a quella parte del popolino cui era trapelata la notizia, che il Messia, figlio di Davide secondo le scritture, sarebbe nato proprio in quell'anno.

(Nella religione ebraica, grande era l'attenzione agli eventi astronomici.
Ad esempio, al giorno 29 del mese si poteva proclamare l'avvento del nuovo mese solo se i sacerdoti, o due persone degne di fede, erano state in grado di veder... (continua)


Aquila Della Notte 17/12/2022 - 20:32
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Ciao Enrico


La sua morte è' stata lo spartiacque fra il periodo della vita in cui si pensa che tutto comunque finisca bene e quello nel quale invece le certezze vengono meno.

Avevo visto due volte un comizio di Berlinguer a Livorno, la prima in piazza della Repubblica in una calda serata di luglio del 1975 con i segretari comunisti spagnolo e francese, dove si apriva la stagione dell'Eurocomunismo, poi pochi anni dopo, nel 1979, in una mattina al nuovo Palasport di via Allende, altro nome evocativo di quegli anni agitati.

La fine di tutte le illusioni in una nottata a Padova, il trasferimento sull'aereo di Pertini e poi tante persone come non si erano mai viste a Roma: i funerali che fermarono un pomeriggio italiano.
La mattina in biblioteca la scritta era chiara: “Oggi pomeriggio la biblioteca riaprirà dopo i funerali di Enrico Berlinguer.”
Perché “l'ondata emotiva” fu enorme. Fu fatto un film di quei funerali da parte dei più grandi registi italiani, ognuno con la propria troupe, c... (continua)


Glauco Ballantini 09/06/2022 - 12:24
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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