RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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A ricordo di un amico Oggi è un giorno di lutto
e il lutto ferma e muta tutto e tutti. Non è facile trovare le parole che aiutano a calmare il dolore straziante e vivo per la morte di un amico. Questo dolore, che ha esaurito tutte le lacrime dei familiari, amici e conoscenti, ha bisogno di moltissimo tempo per essere metabolizzato. Non sarà facile, specialmente per i familiari, ritrovarsi negli ambienti quotidiani senza la sua presenza. Tutti i suoi modi di fare, sono vivi nella nostra mente. Non si possono archiviare con la cerimonia funebre. Non è facile, per chi resta, continuare a vivere il futuro, dimezzati. L’assenza dell’altra metà,crea domande: perché avviene questo? perché queste ingiustizie? perché molti vivono tutto il ciclo di esistenza e altri non riescono neanche a iniziarla? Dovrebbe essere un diritto di tutti, vivere il percorso completo della vita. Ma non sempre è così, perché? Domande a cui, anche Papa Francesco ha detto: non so rispondere! I credenti affermano: ... (continua) Luciano Patacchiola 12/07/2018 - 15:26 commenti 0 - Numero letture:1257
ADIOS AMIGO Cominciai a sospettare che ci fosse qualcosa di strano quando, verso sera, sbirciai mia nonna in cucina intenta a grattuggiare tutto quel pane secco.
Navigai tutta notte in balia dei dubbi, cavalcato dalla curiosità che si intrufolava fin sotto le lenzuola finchè, al mattino, dopo colazione, mia nonna mi consegnò una teglia piena del pane grattuggiato la sera prima al quale aveva aggiunto abbondante parmigiano, sale, pepe, noce moscata ed anche qualche foglia di alloro, e mi ordinò: “Ora vai...e mi raccomando: piena fino all’orlo!”. Prima o poi doveva succedere e, in quei giorni, ero molto triste pensando a cosa sarebbe successo e, ora che il momento era arrivato, uscii di casa piangendo a dirotto. Quando arrivai alla casa del mia amico Franco erano già tutti là, a ridere e scherzare. Qualcuno doveva esserci andato giù pesante con il bottiglione. E non erano neanche le dieci del mattino. D’altronde quello era un giorno di festa. Per tutti, ma non per me, ovviamente, e neanche per l... (continua) Paolo Guastone 11/10/2023 - 12:54 commenti 6 - Numero letture:519
Al responsabile lavoratore Al Responsabile lavoratore Renato Zanghi
Oggi 31 Dicembre 2011, Luciano Patacchiola 29/10/2015 - 10:00 commenti 1 - Numero letture:1481
ALCHIMIA C’era Mark, c’era John, c’era Luke. Così si facevano chiamare dagli amici, Marco, Giovanni e Luca, quand’erano adolescenti. E mancava giusto un Matteo per formare gli apostoli dei 4 vangeli canonici. Ma loro erano tutto tranne che dei santi. Nonostante le loro diverse personalità, e i guai che combinavano a scuola e in giro per il paese, erano ragazzini molto fedeli tra loro; c’era un misterioso legame, un’alchimia, che li rendeva veramente speciali quand’erano insieme, e nessuna causa-effetto li poteva separare. Erano un tutt’uno. Quella grande fortuna che solo il tempo dagli inizi ti sa regalare, l’Amicizia. Fino ai 19 anni, quando il destino li separò per sempre, anche loro credevano che l’amicizia, così come la vita stessa, fosse eterna.
Marco, alto come un campanile e robusto, di educazione ferrea e rigorosa. Non prendeva alcuna bizzarra decisione, ma la seguiva come sfogo all’imponenza del padre medico. John, il ragazzo nostalgico dagli occhi di ghiaccio ma non per questo pieni ... (continua) Pietro Valli 12/03/2017 - 20:18 commenti 0 - Numero letture:1843
Alexander una storia vera Alexander… un grande! (Una storia vera)
Scese dalla corriera e si diresse verso la casa di mio padre. Io e mia moglie lo attendevamo speranzosi sull’uscio. Novantatré anni vissuti alla grande, poi, quel maledetto anno la mazzata che atterrerebbe un elefante. In primavera la perdita della moglie. In autunno il colpo di maglio definitivo: la perdita dell’amata nipote. vecchio scarpone 22/10/2018 - 19:19 commenti 2 - Numero letture:1176
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Ambizioni sportive In televisione discutevano sulla futura sede delle Olimpiadi e io ascoltavo incuriosito. Intervenne Claretta:
- Ma la prossima volta non sono a Londra? - Sì, adesso stanno decidendo la città che ospiterà la successiva edizione. - Mi piacerebbe partecipare come atleta… - Clara, sai quanti anni hai!? Lei si fermò, mi si parò di fronte, mani sui fianchi e sguardo furente: - Perché, non ci sono sport per la mia età? - Mmah… forse la carabina! - Io dico uno sport “vero”! Ad esempio una staffetta con le mie amiche! - Amiche? Tranne Tea e Sandra, tu non hai amiche! - Non è vero! Ad esempio c’è Piccola Ketty! - E che sport può fare quel tappo? Tutt’al più la timoniera nelle gare di canottaggio! Senza offesa per i bravi timonieri, ovviamente. La mia Clara non ribatté e io dimenticai quello scambio di battute. * * * La domenica mattina ci sedemmo per la colazione: Clara aveva davanti un uovo “a la coque”, mozzarella, yogurt e spremuta di arance. Niente pane o affini. L... (continua) Michele Fiorenza 12/01/2015 - 15:32 commenti 1 - Numero letture:1497
AMICHE La mulattiera, dopo un tratto impervio, iniziava a digradare. Martina non aveva dubbi: quella discesa l’avrebbe condotta al mare. Non poteva mancare molto, non era salita così tanto.
L’aria era la stessa che si respirava a valle anzi, addirittura più stagnante. Il bananeto che stava attraversando sembrava soffiarle addosso il suo respiro umido, ma quando s’azzardava ad uscire dall’ombra delle palme, il feroce sole tropicale le faceva immediatamente rimpiangere l’alito di banana. L’aperi-cena in piscina probabilmente era già cominciato. Che razza d’idea, andare a correre! Fuori dal villaggio, poi! Dove credeva d’essere, a donna avventura? E sì che lo sapeva che quando Dio aveva distribuito l’orientamento, lei era in coda per il fascino e aveva mancato l’appuntamento! Avrebbe dovuto dare retta a Susanna. Persino quell’oca era stata abbastanza saggia da sconsigliarle di allontanarsi! Susanna… Martina sentiva che in quel momento l’animatore, come si chiamava… Pier, Peter… uno di quei n... (continua) Roberto L 10/04/2018 - 12:29 commenti 4 - Numero letture:1267
AMICI (prima parte) Mentre Pietro era alla ricerca del “Gatto e la Volpe”, i due ragazzini che aveva conosciuto un pomeriggio di Primavera per i sentieri della cava nei pressi della frazione del proprio paese natale, si ritrovò per caso una sera al baretto della città. Puntando Quel paesino sperduto, circondato da campi, decise di fissare lì, la propria definizione – lasciando alle spalle il dolore e tutti gli insuccessi “sociali” che lo avevano afflitto. Per prima cosa incominciò col ripulirsi l'Anima andandosi a confessare. Non si sentiva a posto con se stesso. La pace era ancora lontana dal suo “centro”, così pensò fosse cosa giusta ritirarsi nella chiesa del paese nei momenti morti – quando c'era Silenzio – non senza una sana chiacchierata col prete. Ma quale sana? Quasi invitava i ragazzi a cannarsi! “Massì, 2 o 3 cannette leggere non fanno mai male a nessuno!” facendogli alzare di scatto la testa, a Pietro – allibito – inginocchiato nel confessionale di una chiesa completamente deserta, quasi diment... (continua)
Pietro Valli 03/11/2019 - 18:35 commenti 1 - Numero letture:1038
AMICI (seconda parte) Ritornato sulla strada, maledicendosi, e nuovamente solo, decise di arrendersi (-tanto la figura di merda giornaliera l'aveva già fatta!) e di ritornare a casa, questo non prima di aver controllato un'ultima cosa: il cognome sul citofono! Sapeva dove abitasse “il ragazzo dell'Ape”, e voleva verificare il cognome per cercarlo nuovamente su Instagram, dato che la foto scattata all'oratorio con la lista dei nomi l'aveva persa – ed era poi infinita! Sapendo esattamente dove abitasse, vedendo sempre parcheggiata fuori la sua Ape, arrivò davanti alla cancellata in 2 minuti con passo andante – ancora energico. Ma grande fu la sua illusione: il citofono c'era sì, ma non c'era trascritto alcun nome – era anonimo! “Accidenti!” esclamò Pietro, sbattendo la propria schiena sulla cancellata, arrendendosi definitivamente – affranto. Poi pensò che forse era meglio allontanarsi da lì... uscito dalla via, il suono familiare di un motore in arrivo gli fece cambiare immediatamente idea nonché stato d'ani... (continua)
Pietro Valli 08/11/2019 - 20:13 commenti 0 - Numero letture:1030
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