RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Caos


In principio credevo che il grande disagio provenisse dal sovrapporsi di due elementi: la voglia di vivere il presente,la speranza, ed il passato,i rimpianti.In quel brodo di emozioni potevo essere paragonato ad un’equilibrista, ma in effetti, non è così.La ricerca della felicità è un obiettivo non perseguibile,lei, fonda le basi su regole ben stabilite, su qualcosa di finito,noi, materia, ci nutriamo del caos, nient’altro che un insieme di atomi costretti a stare insieme.Ecco, se già la nostra parte più piccola non si sente libera, siamo costretti a portarci dietro questo disagio.Il cerchio si chiude facilmente, quando all'improvviso intravedo la parte peggiore di me tra le nuvole: danza e sorride, la sua musica è il tempo e il suo nutrimento i miei errori.Le chiedo se avesse sempre danzato e lei mi risponde: “anche da prima che sei nato”...Furioso le scaglio qualsiasi cosa contro, non serve, la rabbia fortifica il disagio.
Mi fermo
“perchè dai la testa al muro?”
sorrido e inizi... (continua)

Bruno Gais 22/06/2014 - 22:22
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Capo Bianco


Un parcheggio per depositare l'auto: alla fine un viaggio comincia con una sosta.
La nave ci aspettava di fianco alla banchina adagiata sullo scuro mare che circonda il porto, gli odori della nafta del carburante erano l'incipit per il viaggio nella vicina isola di Capraia, scoscesa e selvaggia. Mi aspettava una breve vacanza di una settimana di mare e sole immerso in una atmosfera che non prevedeva grandi cose che non fossero le passeggiate nella brughiera isolana e le serate nel porticciolo mangiucchiando e sorseggiando l'odore del salmastro tra le barche che si appoggiano l'una con l'altra nello specchio di mare antistante la piccola baia.
Una manciata di giorni dopo l'anno scolastico passato trai banchi con gli amici, non altro.
La piccola nave ci accoglie nell'alba di una nitida mattina d'estate, il sole alle spalle illumina la nostra meta, già distinguibile all’orizzonte.
Il Pequod verso Moby Dick...... (continua)

Glauco Ballantini 16/05/2022 - 20:03
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Caratteri diversi


Non sopporto gli ipocriti. Li trovo vuoti e molto ripetitivi. Non hanno opinioni personali e si limitano a scimmiottare gli altri, imitandone comportamenti che paiono apparentemente convenienti. Non ti direbbero mai apertamente ciò che pensano di te. Preferiscono avere atteggiamenti che non li espongano direttamente ma che, essendo suggeriti da un certo “bon ton”, danno loro la convinzione di essere nel giusto. "Pe mme so 'e classiche pappavalle." Po' ce sta' “ 'o prufessore", colui che si crede un Dio. Guai a contraddirlo! Te lo fai nemico. Lo devi assecondare. Devi dargli l'impressione che ha sempre ragione lui. Insomma..."'nu poco comme se fa ch'ê pazze.”
- "Caspita prufesso'," - " 'O ssapite ca mm'avite arrapute ll'uocchje?"
-"E chi se lo poteva immaginare!" - "E bbravo 'o prufessore!"
Sembrerebbe una presa per il sedere, ma non lo è. E' solo un modo per difendersi da innumerevoli e ripetuti attacchi di indesiderato... (continua)

Giovanna Balsamo 10/05/2016 - 15:56
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Carcara


Gli uomini si alzarono prima che il gallo cantasse e la luna si trasformasse in una timida alba dagli occhi arrossati.
Alcuni di loro scesero in cantina con i sacchi di iuta, altri andarono in cucina a recuperare il pane scavato ripieno di patate.
Con una pagnotta da due chili ci avrebbero mangiato in dieci e loro erano in sei. Più tardi, in mattinata, li avrebbero raggiunti anche le donne con i cesti carichi di fichi secchi, noci e mele.
L'estate dava gli ultimi segnali e l'umidità del mattino era pungente come un soffio di rugiada che ti si infila tra il collo e la schiena sudata.
Gli uomini con la pagnotta avvolta nella tovaglia raggiunsero gli altri in cantina e insieme uscirono nella notte disseminata di stelle, con le carriole cariche di attrezzi da lavoro, vino, taniche vuote per l'acqua e i loro cappelli di paglia per quando il sole avrebbe mostrato la sua forza a metà mattinata.
Passarono accanto alla vecchia carcara e in silenzio, senza dire nulla, la guardarono e tasta... (continua)

Marco Mitidieri 21/02/2023 - 14:16
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CARI PROFESSORI


“Cari professori,
siamo arrivati al termine del nostro percorso scolastico, un cammino lungo il quale ci avete accompagnato giorno dopo giorno, sostenendoci anche nei momenti di crisi”.
Cominciava così il saluto che la quinta U rivolgeva ai propri insegnanti attraverso la rappresentante Martina, nel corso della cena di fine anno in un’afosa serata di giugno.
Il professore di italiano, Fabrizio Tassi, ascoltava emozionato, riflettendo a quanta fatica era stata fatta per accompagnare, in un viaggio non privo di scossoni, una classe che si era rivelata sin dai primi anni problematica: alunni con situazioni familiari complesse, studenti provenienti da altre scuole o con difficoltà di apprendimento, rappresentavano l’universo variegato di quel gruppo. A ciò si era aggiunto un continuo avvicendamento di supplenti, l’aggravante di una situazione già precaria.
Ne era risultata una classe non omogenea, diffidente verso i docenti e difficile da gestire, per le diverse personalità concentrate... (continua)

PAOLA SALZANO 04/06/2022 - 11:19
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CARPE DIEM


La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla. (Stendhal)
Molto prima di Stendhal già il poeta Orazio, vissuto intorno al 50 a.c. aveva inaugurato questa considerazione scaturita da una visione pessimistica della vita e dalla incapacità da parte dell’uomo di prevedere il futuro.
“Carpe diem”, letteralmente "cogli il giorno", viene tradotta in italiano comunemente come "cogli l'attimo", anche se la traduzione più appropriata sarebbe "vivi il presente".
E’ una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8). Viene, di norma, citata nella forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: "quam minimum credula postero" ("confidando il meno possibile nel domani").
Orazio, sempre alla ricerca di risposte sui grandi temi esistenziali, risposte che di fatto non troverà mai, aderisce parzialmente all'epicureismo, una delle corre... (continua)

ALFONSO BORDONARO 09/04/2017 - 19:25
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Causa sui


Eravamo tre amici, che attendavamo con ansia i fatidici 18 anni, desiderosi di acquisire i diritti e doveri che rendono una persona completamente indipendente e autonoma nelle scelte e nelle azioni, ma allo stesso tempo anche addossarci delle responsabilità che prima non avevamo e con le quali eravamo bisognosi incominciare a convivere, ma soprattutto non vedevamo l’ora di prendere la patente e poter assistere film osé. Raggiunta la maggiore età, ci siamo accorti che gli anni volano rapidamente, mentre prima sembravano che non passassero mai. Ricordo i nostri discorsi esistenziali e di quella sera del 5 giugno 1976; era un sabato ed eravamo seduti sulla panchina della piazza. Ero l’unico dei tre che aveva appena compiuto diciotto anni e mi apprestavo alla prima votazione per la camera dei deputati, mentre i miei amici erano alquanto stizziti che io potessi votare, perché il mio pensiero politico era diverso dal loro. Superata la divergenza politica, siamo passati ai soliti argomenti es... (continua)

Savino Spina 24/02/2018 - 12:17
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CEMENTO !


Cemento a destra. Svolta a sinistra. Cemento a sinistra. Svolta a destra. Cemento di fronte, re-tromarcia.
Anche macchine e persone, certo. Ma che ormai sembravano essere state ingoiate da tutto quel cemento.
Quindi si poteva parlare di macchine di cemento e gente di cemento.
Lo stesso Giovanni, oramai, era di cemento. Aveva persino difficoltà a respirare. Ogni tanto dove-va accostare, scendere dall’auto e cercare un posto dove riprendere fiato. Far arrivare ossigeno al cervello. Ed era difficile, perché era come se quest’organo così importante fosse….cementato.
Non è che ti potevi aspettare qualcosa di diverso. Vivendo in una grande metropoli, era inevitabile. E poi Giovanni era……
Bisognava sfruttare ogni metro quadrato a disposizione. Sovvertendo ed aggirando, magari, piani regolatori. Leggi regionali. Buon senso. Si, il buon senso. E chi lo conosceva più. Chi mai si poteva porre una domanda del genere di fronte alle opportunità che si offrivano ricoprendo di cemento... (continua)

gabriele marcon 13/07/2015 - 12:59
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Cercando un senso...


Nel mondo delle chiacchiere e degli sberleffi il non senso valeva più del senso. Ognuno si esprimeva in maniera assai personale. Si andava in giro nudi oppure troppo coperti. Non v'era alcuna censura nella terra fantastica di: "non siamo cio' che dovremmo essere, ma ci esprimiamo come vogliamo..." Si leggeva, si giocava e soprattutto ci si amava. Ognuno in piena libertà sceglieva il lavoro che più gli si confaceva e ciò di si cui aveva bisogno lo si trovava in giro. Inoltre, si poteva conversare con gli animali e qualcuno se gli andava si esprimeva al contrario. Gli uccelli cinguettavano, parlavano e gli umani avevano la facoltà di miagolare, abbaiare, nitrire: solo pochi ruggivano e belavano. Era tutto semplice e comprensibile. Qualcuno leggeva il pensiero, (anche se non ce n'era bisogno perchè vi era una tale empatia nel popolo,che comprendere i bisogni e i desideri degli altri era un piacere.) Le persone avevano la liberta' di scegliere quando e come ridere, urlare o amare... (continua)

Giovanna Balsamo 27/09/2017 - 16:25
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CERCASI


Mi domando alla fine della giornata dove è finita la grinta del mio Paese. Dove è la fonte degli uomini che ci hanno fatto diventare grandi. Dove è la sorgente di chi ci guida da anni senza mai vedere la fine del tunnel raccontandoci solo "barzellette" senza mai colpa nel fare. Dove sono finiti i colori che erano l'ideale dei nostri genitori. Non c'è più progetto nel futuro se non vedere "satire" in chiaro o scuro. Si vive senza fiducia annientando anche la natura per poi vedere in tv chi brucia la spazzatura. Come siamo caduti in basso! ... (continua)

Massimo Tovagli 09/10/2019 - 18:12
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