RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Cezannè è il pre cubismo in Europa


Cezannè e il pre-cubismo

Degli impressionisti,certamente il più originale,stravagante impressionante è sicuramente Cezannè,che appartiene a quella rosa di pittori francesi,che fondarono ecrearono il movimento impressionista,cxoi loro quadri e opere,che tanto a lungo influenzò il gusto pittorico non solo francese,ma anche fuori da Parigi.Abbiamo a che fare con un artista straordinariamente,fertile,originale d eccentrico;ideatore di uno stile e di una forma e sensibilità teorico a concettuale,sua propria e particolare.Soprprendente, è al sua visione d’insieme della realtà,che non lascia indifferenti e che colpisce molto,se si pensa, quello he sarà dopo la corrente,e il movimento Cubista,tra cui chiaramente spiccano nomi come Picasso.Anche Cezanne infatti,in alcun celebri dipinti e paesaggi balneari marittimi di Francia,adotta tecniche uniche e innovatrici;precorritrici del senso e sensibilità cubista.I suoi dipinti ,sono apparentemente legati ancora al movimento Impressionist... (continua)


stefano medel 18/02/2015 - 07:43
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Che belle le mollette colorate!


Che belle le mollette colorate!


Certo che le mollette per i panni
ne hanno da raccontare!
Ricordo mia madre utilizzare
quelle di legno.
Spesso, la pioggia le inumidiva
fino a deformarle.
La corda ,così comunemente chiamata,
a volte era di ferro imbrunito ed appesi
vi erano abiti da lavoro, calze rammendate,
qualche camicia bianca. Pochissima roba!
Ah, erano anni difficili quelli!
Piccole case, pochissimi mobili,
letti singoli con reti metalliche,
bambini già ragazzi in pantaloncini corti.
Cappotti rivoltati e abiti passati da un fratello all’altro.
Odore di sugo……….la domenica!
Un lavatoio di pietra in casa ed una donna
strizzava i panni attorcigliandoli con maestria
rendendoli pronti, poi,
per quelle mollette di legno.
Che bella la semplicità!
Il progresso ci ha poi portato la plastica.
Moplen era un famoso Carosello del boom economico .
Le mollette di legno affiancate da quelle
più moderne e un po’ colorate.
Anche i panni appesi cambiavano.
Qualche ca... (continua)


luciano rosario capaldo 15/04/2015 - 11:35
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Che grande farsa è la vita


Nulla è come sembra: ogni verità ha sempre una sua piccola finzione. In fondo siamo tutti attori: ognuno ha la sua parte da recitare, ognuno ha la sua storia da raccontare. Sulle tavole di questo enorme palcoscenico, cerchiamo applausi e consensi. Spesso inventiamo storie mirabolanti, per impressionare la platea, a volte dimentichiamo le battute e proviamo imbarazzo. Troppo spesso facciamo salti troppo grossi per le nostre piccole gambe e così ci ritroviamo piagnucolanti e con il sedere a terra. Talvolta camminiamo carponi e facciamo fatica a rialzarci; ma poi seppure doloranti e acciaccati, ci rimettiamo in piedi. Anche se spesso prendiamo più calci che carezze, non ci fermiamo mai. Quando siamo felici e ci pare di volare, ci viene chiesto di stare con i piedi per terra. Quando corriamo ci dicono di frenare, perché potremmo farci male. Se stiamo fermi, ci chiedono di correre, perché a stare fermi non si va da nessuna parte. E noi andiamo...e spesso senza sapere dove. Ci invitano a far... (continua)

Giovanna Balsamo 05/04/2021 - 07:51
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Chi si arrende non ama... III°parte


2

Aprì gli occhi, guardò il soffitto cominciando a pensare quei sogni che aveva fatto.
Si accorse che era mattina e stava cominciando un nuovo giorno.
Riusciva a ricordarli in modo chiaro e anche se erano state uno specchio dei suoi pensieri per lui, era come avere una conferma che le sue riflessioni non erano sbagliate.
Guardava il cielo e pensava all’incontro fatto con Dio, a tutte quelle volte che aveva pensato, che fosse un tipo severo ma aveva visto che non era così.
Era soltanto un sogno ma suonava verità.
Dopo molto che il suo sguardo vagava si alzò dal letto e andò a fare colazione.
Adam viveva da solo e si era trasferito in quell’appartamento da poco.
Mentre mangiava, si guardava intorno, continuava a pensare quei sogni che aveva fatto.
Quei soldati, gli animali, Dio, aveva visto l’anima dei suoi pensieri prendere forma.
Si sentiva fortunato a vivere quella sua vita, anche se aveva delle difficoltà nell’affrontarla.
Infondo aveva capito che camminare è... (continua)


Giuseppe Greco 29/08/2014 - 20:14
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Chi si arrende non ama... II°parte


1


Si svegliò su un cespuglio di erba tra il verde e l’azzurro con indosso solo un costume fatto di pelle.
Il paesaggio intorno a lui era disegnato da una matita che miscelava l’odore della Natura e il sapore della fantasia.
Quella visione dettava pensieri magici.
Gli alberi avevano lunghe fronde bianche che si affacciavano al cielo e scendevano verso terra, come lacrime di avorio.
Possedevano grosse radici, che si sporgevano dal terreno come lo fanno le mangrovie quando sbucano dall’acqua.
I fili d’erba del prato erano come spighe di smeraldi e zaffiri.
L’aria aveva un odore tra il dolce e l’aspro come uno spicchio di limone invaso da una pioggia di zucchero.
La vegetazione che aveva davanti, invadeva il suo sguardo e sembrava non finire mai.
Mentre camminava, osservò dei rami di un albero, dove c’era un koala che lo guardava e sembrava sorridergli, poi lo vide scendere dall’arbusto quindi gli fu davanti.
L’animale gli girò intorno e si fermò …
“Ciao”.
“Ci … ao”... (continua)


Giuseppe Greco 27/08/2014 - 22:15
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Chi si arrende non ama... IV parte


3


Si ritrovò davanti all’ingresso di una caverna e nelle pareti c’erano delle torce accese con una debole fiamma che bastava a malapena per illuminare, il corridoio che il ragazzo si trovò davanti.
Cominciò a camminare seguendo quella via che sembrava non avere fine.
Le pareti di quella caverna erano nere come la notte.
Continuava a muovere i suoi passi, pensando a dove stesse mai, ma sapeva che si trovava solo in un posto buio, da qualche parte.
A un certo punto vide non molto distante da lui un tizio seduto a una scrivania che stava leggendo un libro.
“Salve”.
L’uomo alzò lo sguardo, aveva capelli neri e occhi bianchi senza pupille.
“Che cosa vuoi ragazzo?”
Quando aprì la bocca, mostrò la dentatura sconnessa e ingiallita lasciando colare un rivolo di bava.
“Dove mi trovo?”
“Secondo te?”
“Non ne ho la più pallida idea”.
“Lo capirai, non voglio rovinarti la sorpresa”.
“Che libro stai leggendo?”
“E’ il libro della mia vita”.
Adam lo guardò e si accorse che ... (continua)


Giuseppe Greco 31/08/2014 - 20:29
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Chi si arrende non ama... I°parte


PROLOGO

Quel pomeriggio Adam si annoiava e decise di fare una passeggiata.
Aveva trentasette anni, occhi castani e testa rasata, con una cicatrice sulla fronte che si era procurata anni prima mentre lavorava in una pizzeria.
Il locale non era molto grande e nel momento in cui, si dirigeva verso il tavolo, dove lavorava, ebbe un incontro del terzo tipo con la teglia che il pizzaiolo aveva in mano, pronta da infornare.
L’impatto fu tremendo un terremoto che lo costrinse ad avere un mal di testa niente male per tutta la sera.
L’unica ragazza che in quel momento avrebbe voluto conoscere era l’attrice della pubblicità del Moment.
Nel suo piccolo paese finalmente stava affacciandosi l’estate.
Adam era un ragazzo su una sedia a rotelle, vittima di una malattia genetica che condizionava la sua vita.
Riuscì quindi a uscire dal suo palazzo, non senza barriere e fu in strada.
Decise di andare verso il centro del paese vicino.
La giornata era calda, il Sole picchiava duro, era fati... (continua)


Giuseppe Greco 26/08/2014 - 22:11
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Chi si arrende non ama... VI parte


4


Aprì gli occhi, trovandosi davanti ad un soffitto bianco e sentendosi addosso dei tubi.
Abbassò poi lo sguardo e osservò un infermiere girato di spalle intento a mettere delle cose in un armadietto.
“Ciao”.
L’uomo si girò improvvisamente guardò il ragazzo e urlò chiamando il dottore del reparto che accorse.
“Ciao Adam”, disse il medico.
“Dove mi trovo?”
“In Ospedale, sei in coma da un mese”.
“Che è successo?”
“Hai cercato ti proteggere, da un’auto che lo avrebbe investito, un bambino che ha attraversato la strada, lasciando la mano della mamma”.
“Come sta?”
“A parte lo spavento bene”.
“Che cosa sono tutti questi tubi?”
“Servono a monitorare le tue condizioni, comunque più tardi li togliamo e domani mattina ti trasferiremo di reparto”.
Adam trascorse il pomeriggio a guardare il soffitto e a pensare al sogno che aveva fatto mentre era in coma.
Continuava ad avere davanti agli occhi tutto ciò che aveva sognato.
Non dimenticava e non voleva scordare ciò che a... (continua)


Giuseppe Greco 01/09/2014 - 20:39
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Chi si arrende non ama... VII e ultima parte parte


EPILOGO


Trascorse diversi giorni ad allenarsi per tornare in forma come prima che incontrasse quel suo problema.
Ora camminava e correva senza problemi.
Una sera si addormentò cominciando a sognare …
Si ritrovò sopra una nuvola che galleggiava nel cielo.
A un tratto venne verso lui una nuvola con sopra una persona.
Dopo diverso tempo aveva incontrato nuovamente Dio.
“Ciao Adam”.
“Ciao Dio finalmente ti rivedo”.
“Non ho mai smesso di starti vicino e a proposito ti saluta Amireh”.
“Salutamela è un po’ che non la vedo”.
“Anche lei ti è stata sempre vicino”.
“Mi spiace che non ti ho visto”.
“Comunque mi sei piaciuto, sei stato bravo”.
“Merito tuo”.
“Non ti svalutare, sei mio figlio”.
“Comunque grazie”.
“Ora ti saluto che devo andare”.
“Ti rivedrò?”
“Certo”.
Si svegliò nel suo letto.
Pensava a tutto quello che gli era successo.

“Ora narratore puoi riposarti voglio parlare io”.
“Ok Adam”.
“Ragazzi ciò che mi è successo può succedere anche a voi. Non soff... (continua)


Giuseppe Greco 02/09/2014 - 20:57
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Chi si arrende non ama... V°parte


Si ritrovò su un letto di Ospedale con un dottore e degli infermieri che lo guardavano.
“Adam stai bene?”
“Sì, ma dove mi trovo?”
“Sei qui da un mese, ti hanno investito mentre ti sei messo in mezzo tra un’automobile e un bambino che stava attraversando”.
“Il bimbo, come sta?”
“Bene, tu eri in coma ma finalmente ti sei svegliato!”
Erano così reali che sembrava che quei sogni li avesse vissuti realmente.
Pensava però che quelle visioni oniriche avessero voluto dirgli qualcosa, ricordava in particolar modo quello fatto su Dio e l’Inferno.
Esistono ma non sono come li dipingono.
Vedere Dio e l’Inferno in un certo modo, fa comodo a certe persone, così generano paura dicendo che soltanto loro sono nel giusto.
La cattiveria e il bigottismo sono stati riversati in ogni dove dalla mente umana.
“Nel pomeriggio ti sposteremo in un altro reparto”.
“Ok”.
Qualche tempo dopo …
“Finalmente!”.
“Più tardi vengo a controllarti”.
L’avevano portato in una piccola stanza cui stava solo, ma ... (continua)

Giuseppe Greco 30/08/2014 - 20:19
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