RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sguardo sulla vita


Vuoto, mi sento vuoto dentro, un vuoto che mi assale, come se, sotto la pelle non ci fosse nulla.
In questo momento sono così leggero che mi sento sollevare da terra.
Se potessi scegliere un superpotere vorrei volare.
Secondo me volare ti permette di osservare le cose da un' altra prospettiva, permette di sfuggire dalla monotonia e a credere un po di più nei sogni.
Oltre questo vetro un tramonto pallido quasi avesse paura di mostrare tutta la sua bellezza, ma paura di che cosa?
Oltre questo vetro un via vai di aerei carichi di gente che viaggia: chi per soldi, chi per bisogno e chi per piacere.
Non so perchè, ma è una sensazione bellissima: viaggio con la mente, viaggio sulla mia vita e la osservo dall'alto.
Tutto scorre inesorabilmente dinnanzi ai miei occhi e allora sapete che faccio?
Chiudo gli occhi e lascio il caos al di fuori, non mi appartiene, anche il tempo non mi spaventa più.
Riapro gli occhi e mi lascio rapire ancora una volta dai colori spenti di quel tramonto ch... (continua)

loris comi 25/11/2017 - 23:17
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Si deve capire.


È come rilassarsi dopo un lungo e fatico lavoro. È come sentirsi parte di qualcosa che non è stato tuo. Come posso definirlo? Un insieme di sensazioni negative e positive, un misto fra qualcuno e qualcosa che non ti appartiene.
Immagino sempre quella neve intorno a me, il passato non passa mai, vorrei che il presente se ne andasse. Ho lasciato fare al tempo, mi sono fidata ma che colpa ne ho io se nessuno mi ama? Neanche lui, il tempo.
Ma non è vero che abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami alla follia, non è vero che l'esigenza umana richiede la presenza di un'altra persona al suo fianco.
Magari un abbraccio quando si ha paura, una carezza quando si è feriti e una coperta quando fuori piove.
Tutto questo paesaggio, bianco e celestiale mi fa essere ansiosa, dovrebbe fare l'effetto contrario, no? La verità è che mi trovo a disagio anche con il mio passato. E va bene così.
Sono ombre che mi stanno abbandonando e, ripensando a loro, non piango. Rido, quasi. Mi godo di più quei ricor... (continua)

FraAaron 759 11/11/2015 - 09:57
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Siamo pieni di chissà


Alinea I- Bufala per quattro stagioni

Chi di voi amici miei ha sbirciato nei sette capitoli fin qui da me pubblicati del mio primo manoscritto con parvenza di libro ricorderà forse che quel Reprobi Angelus a un certo punto della storia mi svelerà che ciò che scrivo improvvisamente diviene realtà. Ma non metterò questo racconto nel tomo, non è un nuovo capitolo o un’appendice. E’ più una richiesta d’aiuto.
Samael -così si chiama l’angelo caduto- se è vero che sono stato io a crearti, ora è tempo che tu mi restituisca il favore. Come ben saprai qui le cose vanno male. Si dice che se la pandemia non sarà stata contenuta verrà dichiarato il biocontenimento. Che parolona. Il più alto grado di controllo: i protocolli prevedono che il mondo intero si fermi completamente per 21 giorni. Checkpoint militari approntati garantiranno i rifornimenti necessari alla popolazione…
“Rigido o no, l’isolamento ora è la cura. Non sei d’accordo con me?”.
Probabilmente. Bentornato. Sei al corrente? “Et... (continua)


Mirko D. Mastro 28/04/2020 - 08:07
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sidewalk


Un urlo senza suono. Castrato. Nausea, un cucchiaino di rabbia, pennellate incontrollate di nevrotica ossessione.
Quel tratto affollato di sidewalk lo conduceva ai limiti, sensibilmente erosi, della sopportazione. Insopprimibile abitudine, un richiamo proveniente dal profondo sconosciuto; qualcosa simile ad un obbligo che, se non espletato, moriva la coscienza. Breve sofferenza e, poi, esigenza.
Gente comune e accomunata da simboli consumati. Infinite maschere ben curate di fronte ad un solo specchio uguale per tutti: poco democratico? Nessun referendum, nessuna richiesta di primarie.
L'occhio attento, come deve essere per un buon lavoro, gli permetteva di smascherare la ben simulata accettazione e rispetto dell'altrui dignità. Era sufficiente fissare un gesto, un lieve movimento oculare, un sorriso preparato ed il gioco era fatto: distinguere il vile prendersi gioco, dall'ingenuo ed insolito, per i tempi, prendersi cura; ascolto e risposta al dolore quotidiano inflitto o autoindott... (continua)

gabriele marcon 09/12/2016 - 16:48
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Sigarette


Gloria era seduta sul letto con le gambe accavallate e un libro poggiato sulle ginocchia. Era il nuovo volume della PNEI. Medicina, psicologia, teorie, studi; tutto molto interessante, ma forse troppo poco pragmatico. Aveva ripreso a fumare. Fumava molto, non si trattava più di quelle due o tre sigarette a sera. Non appena usciva di casa la mattina ne accendeva subito una e spesso le sembrava che non bastasse. Chiuse il libro con un tonfo, si alzò dal letto e si coprì le spalle con una coperta di pile. A gambe nude, aprì la finestra. Fuori il cielo era nero, coperto, con poche stelle. L’aria era umida, tremendamente umida. Il silenzio. Prese una Marlboro dal pacchetto sul davanzale, l’accese e iniziò ad inspirare. Aveva bisogno di sgombrare la mente. Non aveva più paura degli uomini. Gli uomini hanno sempre dei limiti, per quanto, spesso, discutibili. Aveva paura della natura, illimitatamente crudele, spietata, imprevedibile e allo stesso tempo così perfetta e meravigliosa.
Squillò il... (continua)

Lucia Trucca 14/11/2017 - 12:45
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Silenzio


Il Silenzio, non è solo assenza di rumori o suoni, ma è anche un mezzo di espressione di emozioni e pensieri.
Il Silenzio è un messaggio.
Gli antichi affermarono che il Silenzio è d’oro e la cosa appare assolutamente condivisibile da coloro che lo considerano come Amico, ma non da coloro che, nonostante tutta la buona volontà, faticano a comprenderne l’effettiva utilità.
Sta alla sensibilità di ognuno riuscire a comprendere cosa possa nascondersi, di fatto, dietro a un Silenzio.
Quando arriva senza farsi annunciare, come il classico fulmine a ciel sereno, va considerato come ospite e come tale, va trattato con le dovute attenzioni e cautele.
Bisogna fare buon viso a cattivo gioco e, col fiato sospeso, dobbiamo lasciarci graffiare o accarezzare a seconda del sentire del momento, perché la sua comparsa ci costringe a riflettere, ad essere più attenti e di conseguenza ad attingere al bagaglio dei ricordi, siano essi gioiosi o meno.
Da dire che, anche quando i ricordi sono gioiosi, i... (continua)

Emma Tanzi 23/05/2016 - 20:59
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Silenzio.


Di tanto in tanto ritorna, si sente nelle stanze vuote, nelle vie deserte. Quel suono, terribile, straziante che ti abbatte ti riduce ad una nullità.
Il suono del silenzio.
Percepito solo all'esterno. Tutto intorno a te ha vita, ma tu no.
Sei solo con i tuoi pensieri e più questo silenzio è assordante e più l'eco di ciò che hai dentro tuona.
Provi a tirarlo fuori scrivendo, ma quelle parole ti fanno paura e più vai avanti e più ti accorgi di quello che hai dentro, pensi non sono questo e invece è solo una piccola parte.
Prendi fiato, trattieni a stento le lacrime, chiudi gli occhi cerchi di pensare a una cosa bella, ma è così lontana che non ne senti la presenza. In fine ti abbandoni alle tue uniche compagne umide e salate quando per stare meglio basterebbe perdersi in un abbraccio.... (continua)

carletto russo 04/12/2017 - 10:03
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Simone e i gattini (estratto)


Non si stupì affatto. È consueto trovare gattini gettati nel cassonetto, pensò d' ignorarli. Ma ignorare stava diventando troppo difficile, il miagolio era sempre più insistente. Supporre che avessero gli occhi aperti, cresciuti abbastanza ma non tanto da riuscire a scavalcare la muraglia d’acciaio. No, non poteva impietosirsi. Soffocò il cuore, perché davvero lui era indifferente, e “lo dimostrerò ancora una volta in questa occasione”. E lui aveva un altro impegno, doveva coltivare un rapporto con uno sconosciuto. Voltò le spalle al cassonetto e quei miagolii lo tormentarono di nuovo. “Troppo insistenti! va be’ gli do una occhiata, dovrebbero essere già carini”. Tornò al cassonetto, fiutò l’aria, non v’erano pericoli maleodoranti, ancora nessuno aveva consumato la cena, niente sconsigliava d' affacciarsi nei meandri malsani del cassonetto. Ma doveva prendere coraggio. Con sveltezza si sporse verso il precipizio dell'immondizia; in punta di piedi cercava gli animali, ma c’erano sol... (continua)

Franco Tommaso 22/09/2016 - 19:30
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Situazione molto problematica


Quando ci sono malattie mentali, non bisogna mettere paura e far seguire ad ogni malato la cura che prescrivono i medici, se necessario, anche i calmanti, soprattutto quelli, per non far impazzire pure chi ci sta accanto. All'inizio fanno intontire ma dopo che il corpo si è abituato, come tutti sappiamo, no, facendo rilassare, quindi una qualità della vita migliore. Il medico a meno che non sia un incompetente, va seguito alla lettera, soprattutto, se non è l'unico a dire che servono. Chi ha la demenza, ha bisogno di essere controllato da persone che siano capaci di tranquillizzare, anche coloro che ci vivono insieme. Se non si è idonei, bisogna farsi da parte, e affidarlo a un'altra persona, che sia all'altezza, capire, innanzitutto, cosa fargli fare, senza esagerare, non dargliele sempre tutte vinte, quando conviene, nel suo interesse, che ci rinunci. Insomma metterlo nelle condizioni, che non corra nessun pericolo.... (continua)

MARIA ANGELA CAROSIA 22/08/2016 - 14:04
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