Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Lo zampognaro Giungeva in città ogni anno, a inizio dicembre, non si sapeva da dove venisse, né come si chiamasse, dal momento che alla domanda sulle sue origini rispondeva "Provengo da ogni parte del mondo" e a quella sul suo nome diceva "Io sono lo zampognaro". Ebbene sì, lui suonava la zampogna, il suo adorato strumento con il quale allietava le frenetiche camminate delle persone.
Arrivava durante il periodo natalizio e si posizionava nella stessa via, nel medesimo punto, e cominciava a suonare, con il cappello per terra a chiedere qualche monetina ai più buoni di cuore. Le persone avevano bisogno di cellulari, orologi, vestiti, lui si accontentava di un po' di bontà d'animo. Ma la gente, si sa, prima di Natale impazzisce un po', inghiottita dal consumismo, mentre lui consumava solo il fiato. Regali, regalini, auguri che volavano rapidi di bocca in bocca, abbracci, erano il suo spettacolo mentre suonava ed erano il motivo per cui il primo anno che era arrivato lì, quasi era ... (continua) Gilles Garufi 10 14/12/2014 - 12:04 commenti 5 - Numero letture:2007
Ode alla tenerezza La tenerezza abbatte ogni barriera tra sé e l'oggetto di tale sentimento, sconfigge i difetti, anche se magari solo momentaneamente, rende umani, rende normali, rende simpatici, rende talvolta irresistibili, fa aprire il cuore, a volte senza che lo si voglia; ci sorprende, e sa sconfiggerci, sa fermare sul nascere un litigio, sa riappacificare con un sorriso, una smorfia, un'intonazione, un gesto, sa rendere tutto più bello, comprese le persone; la tenerezza è un sentimento nobile, tutti siamo potenziali portatori sani di tenerezza, ma non tutti la provocano perché tanti si nascondono dietro corazze dure e impenetrabili, mentre altri fanno atti così disdicevoli da rendere impossibile provare per loro tale sentimento. La tenerezza è meravigliosa, ti riempie il cuore e rende migliori chi la prova e chi la provoca, e in entrambi i casi ciò avviene nel nostro cuore, oltre che nei nostri occhi.... (continua)
Gilles Garufi 10 03/12/2014 - 18:17 commenti 3 - Numero letture:1171
Possiamo ancora salvarci (E Oggiscrivo ne è una prova) Bisogna essere realisti: ovunque ci giriamo ci sono disgrazie: terrorismo, guerre, omicidi, suicidi, stupri, razzismo, corruzione ovunque, questa crisi che pare infinita e la mancanza di lavoro (queste ultime due cose sono anche all'origine della frustrazione di molte persone che poi degenera nella violenza), per non parlare della natura che pare quasi si stia ribellando: tsunami, terremoti, catastrofi che ogni volta si portano via moltissime vite umane. I ragazzini di oggi stanno crescendo in un mondo tremendo, senza più valori, sarà banale ma è così: la tv (piena di pessimi modelli), Internet e i telefonini li fanno vivere in una dimensione virtuale molto pericolosa. Ormai sono bravissimi a chattare, linkare, postare, twittare, a chiedere e dare amicizie virtuali invece di chiedere e dare amore reale, ma di persona parlano poco, del mondo parlano poco perchè il mondo non ha presa su di loro se non superficialmente. In un certo senso non hanno tutti i torti a rimanerne distaccati, ma ... (continua)
Gilles Garufi 10 11/01/2015 - 11:24 commenti 7 - Numero letture:1305
Presa di coscienza: la coscienza non esiste più. Coscienza...coscienza...che parola strana di questi tempi... E dire che risiede lì il problema di fondo dell'umanità; sempre meno persone si ricordano di essere dotati di una coscienza, una sorta di voce interiore alla quale appellarsi o alla quale dare ascolto quando viene a bussare perché abbiamo fatto, stiamo facendo o stiamo per fare qualcosa di brutto. L'assenza di coscienza la si riscontra molto nelle persone di potere, talmente sopraffatte dalla sete di successo dal rinchiudere senza se e senza ma la propria coscienza in uno sgabuzzino. Ma lo facciamo tutti, chi più chi meno, e se solo ascoltassimo di più la nostra coscienza, se riflettessimo di più la sera, al buio, prima di addormentarci, magari capiremmo tante cose. Se ci chiedessimo più spesso "Ma è giusto quello che sto facendo?", "Ma non starò esagerando con quella persona?", "Non finirà che mi farò del male facendo così?". Ma la coscienza ci fa paura, è un giudice impietoso che quando si sent... (continua)
Gilles Garufi 10 13/03/2015 - 23:13 commenti 2 - Numero letture:1219
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