RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Certezza di vivere

I giorni d’autunno passano in fretta, ma sono i migliori giorni che io conosca.
Quando penso all’autunno, ed io ci penso spesso, lo vedo passare… insieme alla mia vita; e non fa male.
Se dovessi descrivere il mio carattere, lo definirei “autunnale”. L’autunno non è una sorpresa per me che lo porto dentro.
Ora mi vengono in mente le lunghe camminate nei sottoboschi dei cerri, a cercare funghi, ma solo quelli veramente buoni. Ce n’erano alcuni molto grossi, con il cappello bianco e verdognoli sotto (molto velenosi), che mi piaceva prendere a calci per vederli schizzare come morbide schegge contro gli alberi; e devo dire che i funghi, quanto gli alberi, erano pacifici e indifferenti alle mie gesta.
Andavo a caccia di funghi speciali. Ne conoscevo una specie nota come “le recchie d’prèvete” (le orecchie del prete), davvero ottimi per il sugo: di un gusto sublime, croccanti al palato, profumati e leggeri al tempo stesso. I funghi porcini sono poca cosa al confronto.

Mia madre ... (continua)

Francesco Gentile 08/10/2017 - 13:10
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A CACCIA DI BELLEZZA

Mio padre era un vero cacciatore, ma lo era anche mio nonno… e non è una battuta.
D’altra parte loro affondavano le radici in uno stile di vita sempre uguale, secolarizzato, eppure pieno di fascino, che oggi definirei “eticamente nobile”.
E mi piace parlarne da una prospettiva diversa, se così si può dire.
Quello che siamo… viene da lontano, ed è bene riflettere sulla strada che ci ha condotto qui.
Per cominciare: Loro si auto-costruivano le cartucce e, per questo, non sia mai andassero sprecati dei colpi, magari per sparacchiare a destra e a manca… come fanno spesso alcuni cacciatori di oggi.
Mio nonno possedeva una carabina Winchester di fine ottocento che, non si sa come, era stata portata direttamente dall’America da un suo parente. Questa ragione, da sola, faceva sì che il suo fucile – nella sostanza un ferrovecchio consumato – fosse un oggetto preziosissimo, custodito con estrema gelosia.
Riteneva fosse inutile sparare ai piccoli uccelli, e al più tirava qualche fuc... (continua)

Francesco Gentile 10/02/2017 - 19:17
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L\'alveo dimenticato

C’è un piccolo fiume che nasce dallo spartiacque di una collina boscosa, sui rilievi dell’Appennino centro meridionale. “Reinello”, si chiama così il mio fiume.
Ora è solo un fiume dei ricordi, per quei tratti, dove appariva o si dileguava a seconda le stagioni, ma quando un fiume scompare… rimane pur sempre il suo alveo.

Mi faceva un grande effetto, con l’avanzare dell’estate, vedere il letto del torrente mentre si prosciugava. Era come scoprire tutto un altro mondo. Non erano immagini statiche, come quelle di una fotografia, bensì la rappresentazione di un microcosmo in costante evoluzione. Da prima osservavo un rigagnolo, sempre più esiguo, che svaniva tra i ciottoli. Poi, dove c’era una cascatella, facevano bella mostra le rocce lisce e scavate, e in fondo restavano gli specchi d’acqua separati, talvolta profondi, che ospitano ancora la vita. Tutta quella vita brulicante, isolata, sembra quasi avere coscienza di se stessa e del proprio destino.

Era istintivo calars... (continua)


Francesco Gentile 29/07/2017 - 07:38
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Libertà

Quando ero molto giovane, sentivo crescere un grande bisogno di libertà, che aumentava mentre ampliavo la mia percezione del mondo.
Una libertà che sembrava irraggiungibile, talmente distante, al di fuori delle mie colline.
Raccoglievo le pietre, separandole dalla terra, per migliorare il raccolto del grano.
Quella che si definirebbe una bonifica.
E mi sentivo prigioniero della troppa fatica… per la mia età.
Poi ho esplorato le valli e le città. Ho sperimentato le strade illuminate sempre a giorno, ma ho sempre avuto la sensazione la libertà si trovasse altrove.
Non so se si tratta di saggezza, o di consapevolezza, o chissà cos’altro.
L’istinto mi dice di rimanere su questa collina, dove sono giunto a fatica… e quasi per caso.
Mi sto ancora organizzando, ma penso che ritornerò a raccogliere le pietre, grandi e piccole, per costruire il mio orto… della libertà e della serenità.... (continua)

Francesco Gentile 15/09/2017 - 09:03
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Il portatore della pioggia

Erano trascorsi molti mesi dall’ultima pioggia.
Il sole bruciava la sabbia dell’arena, che sembrava l’unica ad avere un po’ di pietà per tutto quel sangue sparso tra le sue braccia.
La gente lo avrebbe persino bevuto, se avesse potuto, al posto dell’acqua. L’oppressione si sentiva in ogni respiro e nelle gocce di sudore salato, e c’era un brusio diffuso che reclamava la ribellione.
Lo sapevano gli uomini di potere e tutti quelli che lucravano su quella massa di schiavi assetati d’acqua e di libertà.
Il grande spettacolo era pronto. Il massacro dei gladiatori era più che mai utile allo sfogo della rabbia della folla rumorosa e indistinta; tuttavia la gloria era riservata all’ultimo sopravvissuto,
nell’ultima lotta.

Spartaco non cercava la gloria, e forse sarebbe voluto morire, deluso in cuor suo per non essere stato in grado di difendere un amore; ma forse questo rendeva meno dolorose le ferite che il ferro dell’avversario infliggeva alle sue carni.
Arrivavano nuvole dense a c... (continua)


Francesco Gentile 17/09/2017 - 10:26
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