RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Forneria Addiaccio

Si era trasferito per le notti brighelle di città e i giorni, solo, troppo...
non troppo malsano da avvalersi di cure a ufo, ma fin troppo per aver concessa un'occupazione manuale.
Lui, senza diploma.
Troppo indigente per potersi garantire due pasti, e troppo poco disgraziato per essere accolto alla mensa dei poveri.
Quasi l'ultima sera dell'anno.
A mezzo ferrovie, solo andata, era sceso con un involto da bagaglio nella piccola stazione, che la campana della chiesa batteva undici rintocchi.
Briga Alta nella provincia di Cuneo, ma nel pensiero e d’indole ligure, di una decina d’anime in inverno che giungon a quarantadue quando i brigaschi fan ritorno nel paese natale.
Finì per accontentarsi, e ne fu fin lieto, nel trovar riparo per la notte sotto la gerla accanto all'insegna spenta dell'unico fornaio.
Due ragazzetti giocavano a lanciare palle di neve, i fiocchi ora più copiosi si infilavano negli intrecci del vimini.
Una donna avanti d'età, forse nonna delle creature che nel me... (continua)

Mirko D. Mastro 31/12/2024 - 07:02
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I fiori di Sandra

Faceva giardinaggio Carlotta, camminava a passo sostenuto tutte le mattine attorno al lago quando non c’è ancora nessuno. Canoa no, quella non più dopo il trapianto.
Il cuore in autunno glielo aveva regalato Sandra, 8 anni e tanta voglia di veder fiorire i suoi ibisco. Ma non andò così.
Quando passava davanti alla sua aiola salutava Sandra con un sorriso e portando la mano al petto, fino al primo giorno di primavera.
Stamattina Carlotta dorme sulla panchina davanti al lago, ha un’aria serena.

Una bambina le mette un ibisco tra i capelli, vorrebbe sapere da lei cosa si prova quando ci si innamora. Ma Carlotta non glielo sa spiegare.
Insieme camminano attorno alle nuvole sopra il lago quando non c’è ancora nessuno.

(dalla raccolta Su di un piede)... (continua)


Mirko D. Mastro 28/09/2023 - 08:41
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Il poeta... così Mozart

I vostri commenti mi hanno ispirato...
"Un grande uccello" smise "di nuotare in mezzo alle foglie. Il piumaggio immacolato, il becco nero come il carbone e il collo allungato gli conferivano una grazia maestosa". La morte del cigno (C. Fracci)

Restano segni neri
come cigni sulla carta
nella morte sul lago
di Cajkovskij, dentro
un requiem musica tra le note.
Suono lungo e triste, e spago
tra le dita, ritmo.
Semplicemente vita.
Fili d'angelo sull'onda
d'alti suoni, per chi sa riconoscerli.
Anche l'orecchio assoluto
teme il fruscio d'una tromba.

Così <il cigno che> scivolava <sullo stagno si> liberò <del tempo>.
Mozart aveva la capacità di riconoscere l'altezza dei suoni, il cosiddetto orecchio assoluto, e temeva il suono della tromba perché impuro. O forse solo angelico.

" " (G. Musso)
< > (F. Caramagna)... (continua)


Mirko D. Mastro 26/08/2023 - 07:52
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Questo è un bene

«Ogni giorno ha ancora un sapore, e questo è bene.
Fin che ci saranno le stagioni, fin quando alla finestra si fermerà sulle sopracciglia e sulla barba la neve forse…»

<…e perché, questo, sarebbe un bene>

«Fin quando dalla finestra un barlume di sole scalderà ancora il viso, fin che resterà un solo giorno… almeno uno…»

<Cosa vuole dire, si spieghi>

«Quando si chiude il fine settimana e la porta di casa dietro ai miei figli, quando tornano dalla madre…»

<Quindi si tratta di questo, i suoi figli.
Perché non si toglie il cappello...>

«Da sotto il cappello le cose sembrano diverse.
Se smetto di bere, quel buco che c’è in mezzo al salotto e che non voglio fingere di non vedere vorrei potesse scomparire. Temo se ne andrà»

<Lei parla di un buco, come metafora… o dovrei chiederle se fa uso di qualche tipo di sostanza…>

«Quel buco prima o poi mi inghiottirà»


Giorno 11 Settembre, seduta N. 1, paziente: Uomo col cappello... (continua)


Mirko D. Mastro 12/09/2023 - 07:17
commenti 2 - Numero letture:309

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questo non è un bene?

<Parliamo del suo cappello>

«Se lo togliessi, avrei ancora un cielo da guardare»

<…e questo non è un bene?>

«Dovrei accettare che non c’è più… la mia precedente vita»

<Accettazione…>

«Non c’è altro da dire»

<Oh, sì. C’è ancora molto. Ma, mi dica dei suoi figli>

«Magari la prossima volta…»

<…e di cosa vorrebbe parlare>

«Sto perdendo anche il lavoro. Tutto si automatizza. Dopo 17 anni…»

<E cosa farà… Ci ha già pensato?>

«Credo mi adeguerò»

<Accettazione>

«Alla mia età non ti offrono un lavoro ad ogni angolo di strada»

<E nella scrittura?>

«Mi sento un fantasma, dottore»

<Questo è un bene, nel suo campo i fantasmi guadagnano discretamente>

«Magari solo per un momento…»

<Che cosa?>

«Se togliessi il cappello!? »


Giorno 13 Settembre, seduta N. 2, paziente: Uomo col cappello... (continua)


Mirko D. Mastro 14/09/2023 - 07:46
commenti 2 - Numero letture:317

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