RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il dubbio

• Amore ci sei ? Sono tornato – disse Paolo chiudendo l’uscio di casa alle sue spalle.- Amore…Rossana…dove sei ?
• Eccomi, eccomi ! – rispose la donna con voce assonnata. – Rientra il reuccio e tutti devono accorrere ad omaggiarlo. Che ore sono ? Le ventidue ? Accidenti ma è tardissimo ! Cosa è successo, stasera ? Come mai così tardi ? Siediti, ti scaldo la cena….
• Non mi va di cenare. Faccio una doccia e poi vado a nanna. Sono distrutto !
• Ma si perderà, benedetto uomo. Mi potevi avvertire, però. Ho impiegato una serata a mondare impanare, friggere, dopo essere uscita, in fretta, a fare la spesa e ora ? il reuccio non ha fame ! Cosa hai combinato in ufficio ? Mica avrete festeggiato qualcosa ?
• Ma no, amore. Siamo rimasti con Luisa a correggere dei disegni che avevamo sbagliato. Domani dobbiamo mostrarli al cliente.
• Luisa coscialunga ? Quella che indossa solo minigonne ? Certo, il signorino è sensibile alla bellezza ! Specie di certe parti anatomiche !
• Ma smettila, a farl... (continua)

Nino Curatola 22/05/2018 - 09:04
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L'onore

L'onore

Il rumore dei tre spari ruppe il frinire dei grilli e il silenzio antico di quel tratto di collina impervia, al pari dell’Aspromonte, di cui faceva parte.
Un solo casolare, rimodernato, turbava la sua bellezza selvaggia e inesplorata. Accanto ad esso, l’orto rigoglioso dei prodotti che la terra non sfruttata rendeva più saporosi ed intensi.
Per terra un uomo, raggiunto da due colpi di lupara ed un bambino di appena otto anni, bersaglio di un solo colpo.
Dopo gli spari, l’uscio del casolare si aprì e ne uscì una donna che urlava. Urlava il nome del piccolo Nino. Giunta sul luogo maledetto in cui giacevano i due corpi, si inginocchiò e prese il corpicino del bimbo stringendolo al cuore. Infine, dopo alcuni, strazianti momenti e con le mani insanguinate dalla stessa linfa che una madre genera nei propri figli, depose il corpo così come si trovava e si sollevò.
Quando fu in posizione eretta si rese conto che qualcosa era cambiato in lei. La nemesi si era impadronita dell... (continua)


Nino Curatola 24/05/2018 - 09:26
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La passeggiata

La passeggiata

Ho tentennato a narrare questa storia perché la ritenevo banale come tutte le storie che si basano sui sentimenti. Poi ci ho ripensato perché non riesco a scrivere qualcosa che ne sia privo. Un pò come non metterci qualcosa di mio, che mi appartiene.
Tutto ebbe inizio in una stazione ferroviaria del Sud, una calda giornata di settembre proprio mentre, per fortuna, il sole stava per calare definitivamente ma ancora le ombre non riuscivano a prendere il sopravvento. Passeggiavo nervosamente, in attesa del treno, appoggiandomi pesantemente al mio bastone, a cui, purtroppo, mi devo ormai affidare sempre più. Non sono disabile, o meglio, diciamo che sono un disabile atipico dal carattere reattivo e combattivo che si è dovuto arrendere all'evidenza di una malattia invalidante, ma mai domo. Un "nervosetto" poco propenso alla camomilla ! Per fortuna il treno non aveva ritardo e, da li a poco, avrei messo a fuoco l'oggetto della mia trepida attesa. Qualcuno di o... (continua)


Nino Curatola 20/09/2018 - 08:24
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Ricordi che tornano

Come si fa a svegliarsi al mattino e non essere felici sapendo che magari si dovrà affrontare una giornata tumultuosa e difficile? Eppure basta toccarsi anche mentre ci si lava e sentire che si è vivi, levando un ringraziamento al nostro Dio, per questo. Guardare dalla finestra i primi raggi di sole che baciano, ancora tiepidi, i fiori nei vasi. Il profumo del gelsomino che arriva dal giardino. Gli strilli del bimbo che abita di fronte, magari quelli che non ti hanno fatto dormire la notte. L’odore del mare di cui senti in lontananza la risacca. E tanto altro ancora.
Stamani, tuttavia, è successo qualcosa di speciale che mi ha reso il risveglio ancor più bello. Lo squillo del telefono mi trovò infastidito in un momento di quelli topici per un abitudinario come me. Avevo abbondantemente spalmato la mia prima fetta biscottata di burro e marmellata ed ora era lì, vittima immolata della mia prima colazione, pronta all’estremo sacrificio. La guardai e poi, a malincuore ma non senza lascia... (continua)

Nino Curatola 20/03/2019 - 08:44
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