Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Camminavo nel silenzio della notte, in un magica atmosfera da sogno, all'improvviso... La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi.
Lei era bella, misteriosa, avvolta da un foulard che nascondeva i tratti del suo volto, non riuscivo a vederla nitidamente, ma la sua figura mi era molto familiare...come un angelo si aggirava per le strade. Cosi, mi avvi... (continua) Margherita Pisano 26/10/2016 - 16:17 commenti 16 - Numero letture:1318 Argomento: INCIPIT
VOLPI IN TRAPPOLA “Lo sapevo che ci saremmo infilate in un casino! Non ne usciremo vive! Tu che ti credi Indiana Jones, e invece sei solo una stupida stronza!”
Adriana inveiva contro di me, preda di una crisi isterica alimentata da tanta rabbia, quella che solo un immane paura può provocare. Eravamo rimaste al buio, dentro quella grotta isolata e pericolosa, per colpa mia. Sì, Adriana aveva ragione, ero io la responsabile di questa tragedia che si stava per consumare ed ormai non potevamo più tornare indietro: eravamo isolate e nessuno avrebbe mai saputo dove trovarci, vive o morte. A poco valevano le mie parole per cercare di placarla, era terrorizzata, come lo eravamo anche io, Lucia ed Anna. Queste piangevano con lun... (continua) Millina Spina 12/10/2017 - 01:01 commenti 5 - Numero letture:1256 Argomento: AL BUIO IN UNA CAVERNA
LA TONNARA Come ogni lunedi, di ogni settimana Marcello si alzo’ fece colazione e usci di casa per recarsi al lavoro
Tutti i giorni la stessa vita, stesso percorso, da Pavia fino a Rogoredo in treno, stesse facce stessi discorsi e poi di corsa giu per le scale per salire sulla metro di Milano in direzione di Assago. Eh gia ! bisognava arrivare puntuali per le 8,30 in quel noioso ufficio di quella squallida azienda dove Marcello aveva trovato un posto di contabile nell’uff. ragioneria. Era cosi che aveva cominciato, era stato assunto per sostituire una maternita’ che poi non rientro’ piu e quindi fu assunto definitivamente a tempo indeterminato. Un bel successo direte voi, di questi tempi tra l’altro ,ma in verita’ Marcello era li solo per far contenti i suoi genitori, per non pesare sulle loro spalle, per essere indipendente e forse anche per accontentare Anna (la sua ragazza) segretaria presso uno studio commercialista di Milano, che sognava un matrimonio una vita quieta e serena con il ... (continua) MAURO MONTALTO 10/07/2015 - 00:28 commenti 8 - Numero letture:1433 Argomento: LA TRAMA
Non per essere cattivi La giovane donna risaliva la strada che portava fino al porto mentre il sole iniziava la sua lenta discesa alle sue spalle. Il passo, così ritmico da sembrare una marcia, strideva con la delicatezza del suo volto perfettamente incorniciato dal castano scuro dei suoi capelli.
La gente le gettava occhiate più meno incuriosite ma lei non sembrava affatto farci caso, il suo sguardo era fisso in un punto all’orizzonte che neanche esisteva e non vi si staccava neanche quando qualcuno le attraversava davanti tagliandole la strada. Erano occhi strani i suoi, occhi che non volevano raccontare la loro storia ma che dicevano chiaramente di averne una. Il tiepido vento primaverile le smuoveva a fatica qualche ciocca che morbida le si adagiava sulle spalle. Era inevitabile, più la guardavi e più capivi che c’era qualcosa di profondamente sbagliato in quella donna, qualcosa che non eri sicuro di voler scoprire ma dalla quale non potevi fare a meno di essere ossessionato . Sembrava come che riusci... (continua) Simone Coriandoli 11/06/2016 - 23:32 commenti 2 - Numero letture:1267 Argomento: SENTIMENTO
NOTTE DI AMARA FOLLIA “Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come une camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse.” Era la sola cosa da fare fuggire, presi il mio strumento e uscii di filato da quella casa, in cui avevo trascorso alcuni anni felici. Avevo 18 anni e con il mio primo violino preso in prestito da un vecchio zio varcavo il portone di via Rienzo. Mi piaceva suonare, la musica l’avevo nel sangue…ma non potevo frequentare una scuola di musica, ne prendere un diploma al conservatorio ero povero mi arrangiavo come autodidatta. Lavoravo come meccanico in una officina, ma coltivavo questo mio sogno con passione. All’indirizzo dove ero diretto c’era ad aspettarmi una professoressa francese ch... (continua)
mirella narducci 11/06/2017 - 00:45 commenti 10 - Numero letture:1198 Argomento: INCIPIT PER UN NOIR
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