| Scrittura Creativa | 
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| LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Quando l’incontrai il suo sguardo si era posato nei  miei occhi; dentro c’era un misto di orgoglio, disperazione, solitudine che, mixati insieme, pronunciavano una prorompente richiesta di aiuto. Giaceva in un letto d’ospedale dove mi ero recato non solo per far visita ad un amico ma anche per offrire un po’ di conforto a chi soffre, come faccio di tanto in tanto per riportarmi con i piedi sulla terra. Intendiamoci, non sono ne migliore ne peggiore di altre persone ne voglio atteggiarmi a buon samaritano ma è una cosa che rende più leggero il mio vivere, mi libera di parte delle angosce recondite che tutti abbiamo e forse serve più a me stesso che agli altri. Mi avvicinai e lei chiuse gli occhi, un gesto di rifiuto, una barriera che voleva creare tra sé ed il mondo. Sostai in silenzio vicino a suo letto, sapevo che percepiva la mia presenza. Poco dopo, infatti, girò la testa e mi disse: “Non la conosco, cosa vuole da me, non vede come sono ridotta”? Approfittai per guardarla megli... (continua)  Gaetano Antonioli  21/04/2016 - 18:04  commenti 0 - Numero letture:1609 Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO 
 LE MIE NOTTI Le notti sono le mie braccia, la mia bocca, le mie mani per ridisegnare la vita. L’emozione che provo di notte è unica, ritrovo immagini dimenticate che rivestono l’anima. Le mie notti a volte chiedono vendetta fiammelle di pensieri le illuminano mentre vorrei dormire, ricordi che uccidono e rubano il sonno, ad ogni faticoso risveglio mi ritrovo sempre più debole. La mia notte mi accarezza, tocca le pieghe del cuore e trovo l’ispirazione per i miei scritti così diventa alleata della mia fantasia. Misteriosa e buia lascia spiragli di luce dove cercare curiosare esplorare dietro la donna che sono e trovare la poetessa ( che non si sente tale ) perché schiava dell’amore che usa per scaldare i cuori. Nelle notti dove lo sguardo non serve, si ode la voce del corpo che chiama desidera con mute parole saggia  la mente e fa rivivere lontani miraggi. Le mie notti sono un labirinto senza fine, misticità e sregolatezza, sognatrice ribelle lotto contro il dolore e l’ amore che nidificano in sogni ...                (continua)  mirella narducci  06/03/2022 - 19:15  commenti 3 - Numero letture:855 Argomento: Sensazioni dentro le mie notti 
 Tramontata è la luna Tramontata è la luna e le Pleiadi, a metà della notte; anche la giovinezza già dilegua e ora nel mio letto resto sola. Scuote l'anima mia Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita, dolce, amara, indomabile belva. Ma a me non ape, non miele; e soffro e desidero. (Saffo) 
  Aurelia Strada  20/05/2017 - 17:48  commenti 6 - Numero letture:1646 Argomento: DA UNA POESIA CREA UNA STORIA 
 Fuoco di Vesta L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo. Voleva imbarcarsi a tutti i costi prima che finisse la guerra, perché sarebbe finita, ma gli avevano sempre detto di no per quella sua magrezza atavica e il colorito "ascaro". Il padre ufficiale del Regio Esercito e il nonno ex carabiniere: possibile che lui non riuscisse neanche a imbarcarsi come marinaio? Ora lo volevano accontentare per placare il suo patrio ardore sapendo che sarebbe stato per poco, visto l'evolversi degli eventi bellici.  Salpò il nove settembre del quarantatrè sulla corazzata "Roma". 
  Glauco Ballantini  06/05/2016 - 11:47  commenti 10 - Numero letture:1596 Argomento: INCIPIT (inizia il tuo racconto con la descrizione di questo personaggio) 
 L\'imperturbabile Giuseppe "L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo". Richiusi immediatamente la cerniera della tenda canadese, spaventata a morte da ciò che vidi e rimasi immobile con il cuore che mi batteva all’impazzata ed incerta sul da farsi. Era il 1992 e quell’anno il campo estivo con gli esploratori e le guide lo organizzammo a Sa Barva, nelle campagne di Dorgali, esattamente sul sentiero che conduce a Su Gorroppu, il meraviglioso canyon che s’allunga verso il Supramonte di Orgosolo. Un posto fantastico, immerso nella natura ed ancora non troppo affollato di escursionisti, dove passare i dieci giorni di fine luglio e portare avanti tutte le attività improntate sul tema scelto dai ragazzi, gli Indiani d’America. Avevamo, come al solito, disposto le tende in cerchio, attorno al palo dell’alza bandiera mentre lo spazio del fuoco era un po’ più spostato. Lì ci riunivamo la sera, dopo la cen... (continua)  Millina Spina  07/05/2016 - 13:00  commenti 11 - Numero letture:1282 Argomento: INCIPIT (inizia il tuo racconto con la descrizione di questo personaggio) 
 
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