... e sotto un cielo
di opache stelle
ho l'anima liscia
come soglia
di marmo consumata
mentre incessante scorre
Il fiume lento della vita
di opache stelle
ho l'anima liscia
come soglia
di marmo consumata
mentre incessante scorre
Il fiume lento della vita
e come satrapo infelice
di un regno ormai perduto
sgrano rossi melograni
come fossero rosari
in questo autunno scalzo
pieno di noia antica
Così seduto
in uno squallido bistrot
seguo memorie usate
diluite e sperse
dentro un torbido Pernod
..... mentre stancamente seguo
l'ultima scia bagnata
di un giallo taxi di città...
Opera scritta il 24/01/2019 - 07:56
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Commenti
Se non è stato già fatto, hai mai pensato di pubblicare una raccolta di poesie attraverso un editore o comunque con il Kindle con Amazon?
La poetica c'è, si vede e si nota.
La poetica c'è, si vede e si nota.
Giuseppe Scilipoti 03/02/2019 - 09:18
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Composizione molto bella e molto noir, ti vi vedo tipo Bogart, tra l'altro questa poesia mi ha ricordato la famosa canzone dei Pooh "Uomini Soli". e la chiusa invece Marco Armani "Per i tuoi occhi", del resto la notte i taxi... son più gialli.
Ferry, ci hai dato DENTRO, non c'è che dire, le sequenze da te rappresentate sono poeticamente intense per non parlare delle emozioni rilasciate, tra ozio, noia, attesa ma non inattivo perchè l'io lirico ha comunque la forza di alzare il Pernod di cui le bollicine perlomeno scoppiano (forse) di vita.
Per il resto hai mirato alla puntualità nel lessico portando avanti la costruzione dei versi in modo tale che la malinconia si imperniasse su "Dentro un bistrot", non mi hai rilasciato angoscia però mi hai fatto venire i brividi, tra l'altro sembra di essere nello stesso tavolino assieme a te ad "ascoltarti"e a "focalizzare".
Bravo.
Ferry, ci hai dato DENTRO, non c'è che dire, le sequenze da te rappresentate sono poeticamente intense per non parlare delle emozioni rilasciate, tra ozio, noia, attesa ma non inattivo perchè l'io lirico ha comunque la forza di alzare il Pernod di cui le bollicine perlomeno scoppiano (forse) di vita.
Per il resto hai mirato alla puntualità nel lessico portando avanti la costruzione dei versi in modo tale che la malinconia si imperniasse su "Dentro un bistrot", non mi hai rilasciato angoscia però mi hai fatto venire i brividi, tra l'altro sembra di essere nello stesso tavolino assieme a te ad "ascoltarti"e a "focalizzare".
Bravo.
Giuseppe Scilipoti 03/02/2019 - 09:17
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Perdersi nelle sensazioni e nei ricordi, guardando ciò che si dispiega fuori di noi...
La lenta malinconia in contrapposizione con la celerità di un taxi e della vita che fugge incontrollabile...
Immagini pittoriche e sensoriali di gran rilevo!
La lenta malinconia in contrapposizione con la celerità di un taxi e della vita che fugge incontrollabile...
Immagini pittoriche e sensoriali di gran rilevo!
Alessia Torres 24/01/2019 - 21:19
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Poesia di lettura piacevole che scorre fluida fra versi che narrano trasportando il lettore dentro un racconto e negli stati d'animo descritti. Apprezzatissima. Un saluto cordiale
lidia filippi 24/01/2019 - 16:50
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Belle immagini di una poesia unica.
Antonio Girardi 24/01/2019 - 12:48
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Come scene da un film, d'autore...
Molto bella
Molto bella
Grazia Giuliani 24/01/2019 - 10:05
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Davvero bella
Complimenti
Complimenti
laisa azzurra 24/01/2019 - 08:21
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