OPERA

Vorrei scrivere poesie
dal sapore un po' antico,
dove il fascio del grano dorato,
accarezzato dal vento di tramontana…
leggiadro scivolava tra alberi di fico
e come,Gerusalemme un ulivo amico.
Poi di nuovo rivedendo il passato
sotto il glicine e pergolato
mio nonno rilassato,
che taglia il pane per fare spuntino
con vicino un bicchiere di vino,
e nonna che prende il formaggio
dalla dispensa…con aria un po'dimessa,
poi serenamente alle faccende pensa.
Nella cantina odore di vini
dentro botti di rovere e grandi tini,
mentre sentire vecchi racconti
di guerra per i bambini.
Fiumi e canne selvatiche curve
come guerriere smossi dal vento
l'arco scocca nel mio tempo
mentre ricordo ogni momento
ero tranquillo giovinetto.

Opera scritta il 03/06/2022 - 22:14

Da Francesco Cau

Letta n.422 volte.

Nostalgica senz'altro, ma serena, consapevole.
Assai piaciute e apprezzate le immagini.
5* tutte meritatissime.

Marina Assanti 05/06/2022 - 23:17

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C’è un po’ di Pascoli in quest’opera.
Ora mi ricordo di te, Open Miki, vero?
Si parlava di Corona tempo fa…
Un saluto

Loris Marcato 05/06/2022 - 14:30

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Grazie Anna Cenni ,Salvatore Rastelli e Mario righi

Zio Frank Storie del gufo 05/06/2022 - 14:03

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Splendida!

mario Righi 05/06/2022 - 09:53

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Molto bella la tua poesia Complimenti.
Bravo.

Salvatore Rastelli 04/06/2022 - 09:23

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Molto nostalgica!! Bella!! Bella!!

Anna Cenni 04/06/2022 - 09:04

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