OPERA

E ci riporti Apollo
l'amica sofferente
nel Cenacolo delle Grazie.
E protegga Afrodite
la sua gentil figura
senza più seguiti di doglianze.
In lei si mostrino d'incanto
le antiche sembianze
che furono di Venere
intanto rinate nelle limpide
acque spumeggianti, luogo
dell'immortale Giacinto.
Così deve essere mutato
il Fato o Dei dell'Olimpo
e si presenti a noi
di lauro cinta a donare
l'odore d'infinito incenso.

Opera scritta il 28/09/2023 - 19:30

Da Graziella Silvestri

Letta n.447 volte.

Gentile Luca, tante volte andare nel passato a scomodare gli Dei, porta ai ricordi antichi. Grazie per l'apprezzamento

Graziella Silvestri 30/09/2023 - 09:46

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Gentile Anna, il mondo della mitologia ha sempre qualcosa di magico. Grazie per il commento.

Graziella Silvestri 30/09/2023 - 09:44

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Gentile Ernesto, ho piacere del gradimento del mio piccolo viaggio nel passato Grazie del commento.

Graziella Silvestri 30/09/2023 - 09:42

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non è da ogni poeta, come invece tu sfoggiare tanta antichità

Luca Di Paolo 29/09/2023 - 22:02

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Inusuale ai giorni nostri leggere di cotanta maestria di vecchi tempi, veramente musica per gli occhi!

Anna Cenni 29/09/2023 - 20:27

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A leggere questa poesia sfruttando il periodo classico, per me è stato come incontrare le cose più belle degli antichi tempi, purtroppo dimenticati ( i tempi direi che molti poeti di oggi non conoscono neanche). Ti ringrazio vivamente.

Ernesto D’Onise 29/09/2023 - 15:33

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