Gli occhi offuscati
dietro il sipario
si fecero vetro,
il dramma compiva
la trama di
una vita vissuta
in platea, bastava
il rosso a bagnare
di sangue le vesti
di scena.
Si accorsero dietro le quinte
i corvi dipinti
che pesanti
le piume tenute
restavano a terra.
Di piombo si
fece il fondale
e un silenzio
d'ovatta sbocciò
intorno.
Il tempo fuggì
schizzando
stupore senza
una forma
spandendo la calma.
In aria fili
dorati come saette squarciavano
il cielo.
Applausi si udirono
tra i testimoni
di una commedia
recitata da sempre.
dietro il sipario
si fecero vetro,
il dramma compiva
la trama di
una vita vissuta
in platea, bastava
il rosso a bagnare
di sangue le vesti
di scena.
Si accorsero dietro le quinte
i corvi dipinti
che pesanti
le piume tenute
restavano a terra.
Di piombo si
fece il fondale
e un silenzio
d'ovatta sbocciò
intorno.
Il tempo fuggì
schizzando
stupore senza
una forma
spandendo la calma.
In aria fili
dorati come saette squarciavano
il cielo.
Applausi si udirono
tra i testimoni
di una commedia
recitata da sempre.
Poesia scritta il 17/12/2024 - 08:01
Da Anna Cenni
Letta n.46 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Sospiri noir dal retroscena di un teatro fin troppo veritiero...
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro 17/12/2024 - 20:01
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Dietro le quinte si celano sempre personaggi inquietanti che tramano mettendo in atto un copione artefatto, fasullo. Bella rappresentazione di un pensiero dal tratto scenico. Complimenti, ciao
Francesco Scolaro 17/12/2024 - 18:08
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