Menù a scelta
Novella cameriera, m'inviti a sedere
al tavolo delle perplessità
e prestigio ottieni
servendomi portate di tenebre e luce.
cupa o radiosa, sei in bella mostra
come preziosa porcellana, decorata a mano,
posta nella cristalleria
ma per la tua indole molesta
mi privi d'antipasti d'estasi.
proponi però menù a scelta o
specialità della casa:
delicati candori in agrodolce
e stillicidio d'involtino ripieno in barlumi di felicità.
mentre albergo ad ore in panciolle
sazio di strazio e digiuno di te,
m'imbocchi di straccia pazienza
invisa a luculliane attenzioni che preferirei.
comunque se per alcuni
parlare a bocca piena è
peccato, beh, con te peccherei.
al tavolo delle perplessità
e prestigio ottieni
servendomi portate di tenebre e luce.
cupa o radiosa, sei in bella mostra
come preziosa porcellana, decorata a mano,
posta nella cristalleria
ma per la tua indole molesta
mi privi d'antipasti d'estasi.
proponi però menù a scelta o
specialità della casa:
delicati candori in agrodolce
e stillicidio d'involtino ripieno in barlumi di felicità.
mentre albergo ad ore in panciolle
sazio di strazio e digiuno di te,
m'imbocchi di straccia pazienza
invisa a luculliane attenzioni che preferirei.
comunque se per alcuni
parlare a bocca piena è
peccato, beh, con te peccherei.
Poesia scritta il 12/05/2016 - 23:35Letta n.939 volte.
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