RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La sindrome del tacchino d'allevamento


Seppur nel breve periodo che mi è concesso dalle ferie, quando viaggio, amo immergermi nella storia, nella cultura e nelle tradizioni del luogo che sto visitando.
Odio le costrizioni di orari, essere inserito in gruppi chiassosi e senza controllo. Mangio con gusto ma preferisco la qualità alla quantità. Non sopporto gli sprechi.
Come tutti coloro che vanno in vacanza tollero alcune esagerazioni sui prezzi ma l'eccesso mi fa sentire stupido.
Per questi ed altri motivi, quando l'anno scorso, dalla mia famiglia, mi fu proposta una crociera, la guardai con sospetto.
Naturalmente mi riferisco ad una di quelle standard, di una settimana, che vanno molto di moda e che un povero italiano monoreddito con uno stipendio medio come il mio, risparmiando e facendo sacrifici, alla fine può permettersi. Sempre che non capiti qualche imprevisto, come un guasto all'auto o un elettrodomestico che decide di abbandonarti proprio all' inizio dell'estate o altre pendenze da pagare. Niente lussi è chiaro,... (continua)

Dario Menicucci 16/08/2015 - 13:38
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LA SOLUZIONE


-A ma’ me so’ trovato un fidanzato
e me lo sposerò si ce riesco.
Domenica che viene co’ lui esco
così arimeddio un cinema e un gelato.

Quant’anni so’ che aspetto infino a adesso?
Avevo quasi perso la speranza.
Ma è dimostrato come la costanza
fa sì che s’arimeddia quarche fesso.-

-Uh, come so’ contenta! Ma, un momento:
prima che c’esci assieme te consijo
che pure si quer giovane è un bòn fijo,
come co’ ogni artro ciai da stacce attento.

Vedrai, te porta ar cinema, ar passeggio
e poi pe’ fratte. E lì vedrai, s’addopra
in ogni modo pe’ montatte sopra
-doppo addoprato l’arte der maneggio-

Te jelo dichi, chiaro come er sole
prima che lui te possa arza’ la vesta:
Guarda che io so’ ‘na regazza onesta
e fa’ ‘ste cose qua, mamma nun vòle.

Naturarmente si quer poveretto
te volesse da’ quarche strufinata,
quarche bacetto, te pure indignata
fatte attasta’, fattelo da’ er bacetto.

Perché tra fidanzati è naturale,
queste so’ cose che se sa, se fanno.
Ma nun te ... (continua)


enio2 orsuni 02/08/2017 - 12:35
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La storia del Principe Azzurro raccontato da Dreamer


Salve, mi presento: sono il Principe Azzurro, dagli amici chiamato confidenzialmente P. A.
Forse mi avrete già visto su qualche libro di favole o di fiabe.
Ne ho fatte di tutti colori in questi anni.
Combattuto contro draghi dalle fauci infuocate, sfuggito ad agguati di streghe maligne, liberato fanciulle segregate in torri inespugnabili.
È un po’ che non si sente parlare di me, vero?
Vi tranquillizzo, non sono né morto, né andato in pensione.
Come si dice oggigiorno?
... E' si ho avuto bisogno di una pausa di riflessione.
Ultimamente ero un tantino stressato.
No, non dovete stupirvi, anche per i Principi sono tempi difficili.
Sinceramente, ero veramente stanco!
Le ultime due volte che sono apparso sono state quelle con Biancaneve e Cenerentola, che palle ragazzi.
A volte avrei preferito nascere un tantino più brutto, così da evitare di essere chiamato ogni volta che una fanciulla era da liberare.
Invece mi hanno fatto nascere, biondo, un fisico niente male, gli oc... (continua)

Semplicemente Dreamer 16/10/2013 - 00:19
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La TARI e Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
ho una bella notizia per te: quest’anno non dovrai portarmi regali. Né per me, né per mia moglie, né per i miei figli. Neanche per quei due diavoletti di nipotini che, ogni anno, qualcosina, dal loro adorato zio Peppe, sanno che arriva.
Beh, più che altro, non “potrai” portare regali. Sappiamo benissimo entrambi che sei un personaggio immaginario, che i regali che di solito fai tu li compro io… e anche che devo essere leggermente fuori di testa a scrivere ad una persona che non esiste, ma questa è la tradizione.
Niente regali, dicevo. Tutto risolto. Niente più giri per negozi, niente più ore perse nel traffico natalizio (anche se, suppongo, quest’anno mancherà pure questo), niente più scervellamenti su cosa comprare, su cosa può piacere… e su quanto deve costare.
Quest’anno c’è la TARI.
Diavolo, no, non c’è solo quella. C’è anche la TASI, e l’IMU per quella catapecchia in paese che nessuno vuole comprare e di cui non so che fare, e ci sarebbe stata anche la TARE... (continua)

Giuseppe Bauleo 23/11/2014 - 15:46
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La taverna dei letterati


È appena entrato ed è già tutto un programma.
Si guarda attorno, intanto si sbottona il cappotto; si sfila un guanto. È una botte piena di superbia. Lo sguardo altero, il viso magro. La lisciata al baffo.
– … come se ci fosse una regola per tutti! – mi fa intanto il vecchio con la sua voce aspra. – Ma dico, io, che ognuno vada per il sentiero che vuole. Alla fine, conta la sostanza. Se arte è, lo sarà per tutti. Sennò è spazzatura. Che ne pensa lei, giovanotto?
– Che ne penso…
Prendo tempo. Ho perso il ragionamento che mi stava facendo il vecchio.
Riccardo sta già avanzando verso di noi. Si piazza al tavolo quasi stretto al nostro. Fa finta di cercare l’oste con gli occhi, agita un dito in aria, ma di fatto mira su di noi. Lo so. Vuole capire di cosa stiamo parlando, per poi piombare nel discorso a modo suo. Come un falco sulla preda. Come fa sempre.
– Penso che l’arte sia sempre stata vittima delle mode del momento – sparo a casaccio. – Anche se lontanamente, un’opera d’a... (continua)

Carlo Ragonese 05/12/2014 - 10:21
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La Vampilupa esilarante


Diventare un demonio è stata la cosa più bella che le sia mai capitata, per demonio intendeva un essere immortale, maligno e perverso, un misto tra vampiro e licantropo, il vampilupo, come amava definirsi. La parola “vampiro” sinceramente non le andava molto a genio, perché secondo lei rievocava l’immagine di quei odiosissimi topi alati, mentre vampilupo le si addice molto di più, per il lupo che rappresenta quel senso di coraggio e libertà.
Quando era ancora una mortale, viveva decisamente in maniera anonima e si sentiva una nullità: sempre disponibile con tutti, sempre gentile, sempre obbediente; sempre stupida insomma. Purtroppo se ne è accorta nel modo peggiore: la sua migliore amica (o sedicente tale) usciva con il suo ragazzo. Ovviamente non si limitavano solamente ad uscire insieme e il lato buffo della storia è che tutti lo sapevano, gli stessi amici che aiutava sempre a scuola, a cui prestava i soldi quando ne avevano bisogno, che rincuorava quando erano giù di morale.
Dove... (continua)

Savino Spina 01/09/2016 - 22:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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